I deputati 5stelle all’Ars: “Mentre il governo è sordo ed insensibile alle grida di dolore di migliaia di precari, il presidente era affaccendato a risolvere i problemi del super precario d’oro, l’unico evidentemente che gli sta veramente a cuore”
“L’acida ciliegina sulla rancida torta del governo”.
Per il M5S all’Ars la conferma della Monterosso ai vertici della burocrazia siciliana è il sigillo su un’esperienza governativa fallimentare e da archiviare nel più breve tempo possibile.
“Crocetta – dicono i deputati M5S all’Ars – ha perso l’ultimo autobus della decenza, l’estrema occasione per turare almeno una delle innumerevoli falle della sua inqualificabile amministrazione. Mentre il governo è sordo ed insensibile alle grida di dolore di migliaia di precari, il presidente era affaccendato a risolvere i problemi del super precario d’oro, l’unico evidentemente che gli sta veramente a cuore, tanto da dribblare a cuor leggero la condanna definitiva della Corte dei conti da un milione e 300 mila euro a carico del segretario generale e da orchestrare in sua difesa la strenua difesa all’Ars in occasione della mozione di censura da noi presentata”.
“Crocetta – continuano i parlamentari – la smetta di mostrare i muscoli solo con qualche Pip e con un paio di forestali. Dimostri di essere forte pure, e sopratutto, con i forti, come mai ha saputo fare: con la Monterosso in questo frangente, o col governo Renzi ogni volta che c’è da trattare accordi economici con Roma”.
“Ci sarebbe piaciuto – concludono i deputati 5stelle – che Crocetta avesse adoperato la stessa solerzia usata per il rinnovo del contratto col recupero delle somme dovute dalla Monterosso, cosa di cui non sappiamo nulla”.