I deputati 5stelle all’Ars hanno indirizzato una missiva al presidente della Regione per cercare di stoppare il provvedimento che dovrebbe dare attuazione alla legge regionale dello scorso maggio: “Se dovesse essere varato si scatenerebbe il caos nel settore nel settore delle produzione di energia elettrica da fonte eolica”.
“Il decreto sull’eolico è viziato da gravi irregolarità, non può essere firmato: si scatenerebbe il caos nel settore della produzione di energia elettrica da fonte eolica”.
E’ questo il succo di una lettera inviata dai deputati M5S all’Ars Valentina Palmeri, Angela Foti e Giampiero Trizzino, al presidente della Regione, Rosario Crocetta. I tre deputati annunciano battaglia nel caso in cui un “lavoro lacunoso contraddittorio e pieno di ambiguità” fatto dal governo dovesse diventare legge, e si dicono disposti ad impugnare la delibera di giunta davanti alle autorità giudiziarie.
Nel mirino dei parlamentari 5 stelle ci sono le mappature approvate dalla giunta regionale e la versione del decreto al vaglio del presidente, atto che dovrebbe dare il via all’attuazione della legge regionale 29/2015 sulle aree non idonee alla costruzione di impianti eolici con potenza superiore a 20KW in Sicilia.
“Crocetta – dicono i deputati – non ha ancora firmato, nonostante il termine ultimo del 27 maggio 2016 sia scaduto da un pezzo. L’attuazione di questa legge è fondamentale, in quanto mira ad offrire agli operatori un quadro certo e chiaro di riferimento e l’orientamento per la localizzazione dei progetti e, allo stesso tempo, a tutelare l’ambiente, il paesaggio ed il territorio siciliano. Tuttavia la legge non può partire con i presupposti sbagliati, come rischia di fare adesso”.
“La giunta – affermano i parlamentari – ha delle serie responsabilità. Non solo ha agito con estremo ritardo, ma ha approvato una bozza di decreto con delle gravi irregolarità formali e sostanziali. Se il presidente emanasse questa versione del decreto, contribuirebbe solo ad aumentare il caos che già regna sovrano nel settore della produzione di energia elettrica da fonte eolica in Sicilia”.
“La bozza di decreto – sottolineano Palmeri, Foti e Trizzino – non è stata pubblicata e resa pubblica per intero sul sito istituzionale della Regione entro 5 giorni dal voto del governo regionale ed è per questo viziata da nullità. Inoltre è confusionaria e contradittoria. L’articolo 4, ad esempio, qualifica come aree non idonee i siti di Rete Natura 2000, la rete istituita con legge europea costituita dai siti di interesse comunitario (SIC), zone speciali di conservazione (ZSC), e le zone di protezione speciale (ZPS). Cionostante, il successivo articolo 7 del decreto inserisce queste aree tra quelle in cui è possibile costruire impianti eolici a determinate condizioni”.
“Come se non bastasse – proseguono i tre deputati – le mappature approvate dalla giunta sono estremamente semplificate ed incomplete. A titolo esemplificativo facciamo notare che. pur ingrandendole, non è visualizzabile la sussistenza di più vincoli sovrapposti in una stessa zona geografica. Questo determina l’assoluta inutilizzabilità di questi documenti da parte degli addetti ai lavori”.
Non sono solo i deputati M5S a criticare le mappature presentate. “Lo stesso dirigente generale all’Energia, Domenico Armenio, – spiegano i portavoce 5stelle – durante l’audizione tenuta presso la commissione Ambiente il 3 agosto scorso, ha riconosciuto l’incompletezza delle mappature. In poche parole, la Regione stessa riconosce la scarsa qualità del proprio lavoro. Inoltre, Armenio ha confermato la sussistenza del problema generale che abbiamo sollevato riguardo alla saturazione della rete elettrica siciliana”.