Le deputate Valentina Palmeri e Angela Foti: “Non vorremmo rovinare la festa dell’Assessore Cracolici sul PSR, peraltro risorse non sue, piuttosto gli ricordiamo che ci sono 8 mila aziende sul lastrico per un bando sul biologico sospeso dal Consiglio di Giustizia Amministrativa”
Palermo 18 dicembre 2016 – “Non vorremmo rovinare il brindisi dell’’assessore Cracolici che continua a spacciare il PSR come sua personale vittoria, gli ricordiamo infatti che tali risorse arrivano dall’Europa e che l’unico ruolo della Regione Siciliana sarebbe quello di fare i bandi, bandi che arrivano in gravissimo ritardo. Inoltre ci sono ancora 8mila aziende siciliane sul lastrico per quel bando sul biologico sospeso dal Consiglio di giustizia amministrativa”. A dichiararlo sono le deputate M5S all’Ars Valentina Palmeri ad Angela Foti che rilanciano al Governo Crocetta il grido degli imprenditori agricoli siciliani indebitatisi perché rientranti nella graduatoria sul bando “Biologico 2013” sospeso dal Tar dopo un ricorso presentato ad alcuni esclusi. Le due portavoce M5S all’Ars hanno depositato, rispettivamente interrogazioni e mozioni (una delle quali vede Giancarlo Cancelleri primo firmatario) proprio sul bando del “biologico”. “La propaganda che porta avanti l’assessore Cracolici è davvero stucchevole – commentano le deputate Palmeri e Foti – infatti, mentre in Regione Siciliana spacciano per grandi personali successi le dotazioni finanziarie del Piano di Sviluppo Rurale, le aziende sono sul lastrico su mille fronti per i quali l’assessorato all’Agricoltura è gravemente colpevole, dai canoni irrigui al bando sul biologico per l’appunto. E’ facile fare propaganda con soldi non tuoi – aggiungono dall’M5S – mentre gli imprenditori si sono indebitati fino al collo con gli istituti bancari non più disponibili ad ulteriori fidi. Inoltre le mancate risposte alle nostre interrogazioni – concludono – sono mancate risposte ai cittadini siciliani e la dimostrazione di una boria ben distante nei confronti di chi ha il frigo vuoto. Ovviamente continuiamo a monitorare il caso biologico e le risposte ai nostri atti per il bene degli agricoltori per i quali siamo preoccupate”.