Depositata dal gruppo parlamentare all’Ars un’interrogazione diretta al governo regionale. Il deputato Salvatore Siragusa: “Il certificato sarebbe stato rilasciato dall’ente di Palermo in evidente contrasto con la legge che prevede l’inedificabilità assoluta a meno di 150 metri dal mare”
Un’ ispezione sull’operato dei funzionari e dirigenti del servizio di Soprintendenza dei Beni culturali ed ambientali di Palermo. È, in soldoni, quello che chiede il gruppo parlamentare M5S all’Ars con una interrogazione diretta al presidente della Regione, all’assessore ai Beni Culturali ed all’assessore per il Territorio ed Ambiente.
L’atto parlamentare, primo firmatario Salvatore Siragusa, muove dalla vicenda della concessione edilizia in sanatoria rilasciata, in contrasto alle disposizioni di legge, dal Comune di Bagheria nel 2012 ad una villa costruita a meno di 150 metri dal mare in zona, cioè, di inedificabilità assoluta.
A denunciare la vicenda ai carabinieri è stato, nei giorni scorsi, lo stesso sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque.
All’esito positivo della pratica potrebbe aver contribuito in maniera determinante la Soprintendenza, con il rilascio dell’indispensabile nulla osta.
“Appare molto strano – dice Salvatore Siragusa – che, stante la legislazione vigente in materia di concessioni edilizie, questo nulla osta sia stato concesso. Ci chiediamo come possa accadere che venga totalmente ignorato ogni riferimento al fatto che l’immobile ricada in zona di inedificabilità assoluta, legge in vigore dal 1976. Così come appare strano che l’immobile sembri non risultare dalle aerofotogrammetrie del 1982 in dotazione al Comune d Bagheria”.
Da qui la richiesta di ispezione per accertare “che comportamenti come quelli messi in essere, che sembrano palesarsi come in contrasto sia con la normativa vigente che, soprattutto, con i doveri di correttezza ed imparzialità della pubblica amministrazione, non siano prassi ed abitudini consolidate”.