M5S: “Governo spieghi all’Ars perché termini così perentori”
Con un Decreto dirigenziale, emanato lo scorso 7 marzo dall’assessorato regionale all’Istruzione e Formazione, la Regione ha chiesto agli operatori già inseriti nell’albo regionale dei formatori, di compilare un questionario per acquisire informazioni sui loro requisiti, dando ai circa 8 mila addetti del settore, per l’invio al Dipartimento, un termine di 15 giorni, a partire dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (G.U.R.S). Lo rende noto il M5S, che chiede all’assessore Roberto Lagalla di riferire, in tempi brevissimi, in audizione in commissione Cultura dell’Ars sui motivi e sulla tempistica della ricognizione.
“Non ci spieghiamo – dicono i deputati regionali del M5S – termini così perentori, e, soprattutto, vorremmo capire se una mancata risposta negli strettissimi termini previsti possa causare conseguenze negative per chi si trovasse nelle condizioni di non poter rispondere immediatamente, visto che il questionario viene espressamente definito ‘propedeutico ed indispensabile per l’inserimento nell’albo’, pertanto chiediamo al governo spiegazioni su questo decreto”.“La riforma complessiva del settore, come previsto dal nostro programma – concludono i deputati – è ormai improcrastinabile e va fatta in tempi brevi”.