“Se nella voragine Ircac fossero finiti anche i finanziamenti al Resort di Torre Macauda di Sciacca, sulla quale il M5S già quattro anni fa aveva presentato un’interrogazione parlamentare, non ci sorprenderebbe”. Così in una nota il gruppo parlamentare del M5S all’Ars, dopo l’inchiesta di Repubblica Palermo sull’Ircac e l’apertura di un fascicolo da parte della procura della Corte dei conti. Ieri il vice presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri ha chiesto con un ordine del giorno, da inserire il calendario dei lavori d’aula già la prossima settimana, l’istituzione di una commissione parlamentare d’indagine sugli enti finanziari della Regione siciliana.
“Dalla stampa – prosegue il M5S – apprendiamo che tra i soci di quella coop, che ha ottenuto un finanziamento di 14 milioni di euro, figurerebbe anche il suocero di Miccichè. E sempre a mezzo stampa apprendiamo che il parente dell’attuale presidente dell’Ars sarebbe stato successivamente liberato dall’ipoteca a fronte di una cifra molto bassa. La ricostruzione ricorda che all’epoca Miccichè, che da sempre sostiene di non aver avuto alcun ruolo, era viceministro dell’Economia. Riteniamo doveroso fare chiarezza sui meccanismi di concessione dei finanziamento. E per questo torniamo a ribadire la necessità di istituire una commissione parlamentare di indagine all’Ars”.
“Già nel 2014 – ricordano i Cinquestelle – il M5S a riprova del serio lavoro di opposizione svolto nella precedente legislatura, aveva chiesto all’allora governo Crocetta, con un’atto parlamentare, di fare luce sulle vicende legate all’Istituto regionale, verificarne i bilanci, accendendo i riflettori proprio su alcuni finanziamenti erogati al complesso turistico di Torre Macauda, che si trovava da molti anni in una condizione debitoria”.
“Sono passati quattro anni da allora – conclude il M5S – il tempo è galantuomo. Ora inchieste giornalistiche e la magistratura contabile, che ha aperto un fasciscolo, confermano che potremmo averci visto giusto. Pretendiamo un’operazione verità sui meccanismi di erogazione dei finanziamenti da parte degli Istituti regionali di credito e sul ruolo della politica. Non arretreremo di un centimetro e se dovessero emergere eventuali responsabilità, saremo pronti a denunciarle”.