Individuare soluzioni per consentire la depurazione delle acque reflue in alcuni comuni siciliani, dove si sono riscontrate criticità e disservizi, anche a seguito della recente sentenza della Corte di Giustizia europea che ha condannato l’Italia al pagamento di una sanzione. Se ne è discusso nel corso dell’audizione in commissione Ambiente dell’Ars, che si è svolta stamane a palazzo dei Normanni, a Palermo. All’incontro hanno preso parte l’assessore regionale per l’energia e servizi di pubblica utilità Alberto Pierobon, il commissario straordinario per la depurazione Enrico Rolle, il dirigente generale del dipartimento regionale acqua e rifiuti Salvatore Cocina, il dirigente generale del dipartimento regionale della programmazione Dario Tornabene e i sindaci di Terrasini, Cinisi e Sciacca, Giosuè Maniaci, Gianni Palazzolo e Francesca Valenti.
“Nel corso dell’incontro – dice il deputato regionale del M5S Luigi Sunseri – il commissario Rolle ha prospettato alcune soluzioni per risolvere il problema della depurazione delle acque reflue nei comuni di Cinisi e Terrasini. Nella fattispecie sono state individuate quattro possibili opzioni: una riguarda la costruzione di due distinti impianti per la depurazione delle acque reflue in ciascun comune, un’altra la realizzazione di un impianto consortile comune nel territorio di Cinisi per servire entrambi; un’altra ancora la realizzazione di una conduttura dove far confluire le acque reflue da canalizzare nell’impianto di Carini; in ultimo la realizzazione di una struttura in un terreno situato in un’area limitrofa allo scalo aeroportuale di Punta Raisi”. “Chiaramente – afferma Sunseri – si tratta di un primo passo finalizzato a risolvere le criticità riscontrate. Vigileremo affinché si arrivi in tempi rapidi a una soluzione condivisa”.