Il deputato regionale Giorgio Pasqua: “Ci saranno due aziende a gestire il servizio con moltiplicazione dei costi, mentre il personale va incontro a un destino incerto”.
“Il nuovo assetto della Seus 118? La nuova frontiera del poltronificio, si molplicheranno gli stipendi pesanti, mentre il personale andrà incontro ad un destino incerto”.
Lo affermano i deputati regionali del M5S all’Ars della commissione Salute, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca, alla vigilia dell’ufficializzazione della trasformazione di Seus in Areus.
“Lunedì – afferma Pasqua – Musumeci firmerà il protocollo di intesa per la riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza. Un cambiamento che farà lievitare il numero di poltrone che contano, visto che il servizio sarà sdoppiato tra una partecipata che avrà però ora un consiglio di amministrazione e non più un amministratore unico, quindi con due dirigenti in più, e un’azienda sanitaria pubblica, che dovrà gestire parte del 118, l’elisoccorso e la rete della continuità assistenziale, con tanto di direttore generale, sanitario ed amministrativo, quindi con altri tre posti in più, per un totale di 5 posti aggiuntivi”.
“In tutto questo – prosegue Pasqua – chi farà le spese saranno i 3200 dipendenti dell’ attuale partecipata Seus 118, che rischiano di essere appesi tra le due società. Infatti, potrebbero, e sottolineo potrebbero, essere assunti con concorso dedicato nella nuova Azienda soltanto la metà dei dipendenti Seus, come previsto da vigenti norme, mentre gli altri 1600 resterebbero dipendenti della partecipata”.
“Sullo sfondo – conclude Pasqua – c’è il solito caotico marasma organizzativo .
Quali parti del servizio di emergenza dovrebbe mantenere la Seus?
Come si coordineranno le attività? Tutto è incerto, l’unica certezza che Razza e Musumeci portano a casa sono 5 posti in più da assegnare”.