“E’ stato un vero peccato e una mancata opportunità non avere ascoltato tanti protagonisti della vicenda e tutti i PM che avrebbero potuto dare un contributo notevole alla ricostruzione, compresi tutti i componenti della Procura di Palermo e Caltanissetta. E’ stato peraltro doloroso appurare che subito dopo la strage di Capaci, non ci sia stata la corsa ad ascoltare Paolo Borsellino nei 57 giorni intercorsi tra le due stragi, amplificando un isolamento che potremmo definire quasi pianificato”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci, componente insieme al collega Antonio De Luca, della commissione Antimafia all’Ars a margine della presentazione della relazione conclusiva dell’inchiesta sul depistaggio di via d’Amelio.
“I componenti della Commissione Antimafia – sottolinea De Luca – hanno avuto poco tempo per visionare la relazione finale e condurre in seno alla stessa le proprie conclusioni. La Commissione Regionale Antimafia avrebbe potuto e dovuto fare uno sforzo ulteriore per consegnare ai siciliani, che attendono la verità da 26 anni, una relazione completa ed esaustiva in grado di ricostruire passaggi e protagonisti che sono rimasti assolutamente nell’ombra. Si va comunque avanti e rimane dunque il monito per il futuro, in particolare per quanto concerne Montante, affinché il lavoro svolto sia all’altezza delle aspettative dei siciliani, desiderosi di giustizia e di verità”- conclude De Luca.
1 commento
ma il M5S Sicilia cosa ne pensa della porcata/proroga per 15 anni agli stabilimenti balneari??? un sconto del 99% su 15 miliardi di euro di fatturato a livello nazione e un giro d’affari gestito per buona parte da mafiosi locali…