“La nomina del dottor Gaetano Mancuso a capo della direzione sanitaria dell’Asp di Agrigento è inopportuna. L’assessore Razza valuti le circostanze giuridico formali, facilmente riscontrabili anche da diversi articoli di stampa, che vedrebbero coinvolto il dottor Mancuso e proceda ad un’attenta valutazione sull’opportunità del conferimento dell’incarico”.
A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle all’Ars, Matteo Mangiacavallo e Giovanni Di Caro, che giudicano inopportuna quella che la stampa dà come una probabile nomina da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità
“Sembra – spiegano i deputati – che il giovane assessore di Musumeci si appresti a nominare quale dirigente sanitario, un soggetto sottoposto a processo per la vicenda relativa agli incontri in carcere, non autorizzati, con l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, quando l’ex governatore della Sicilia scontava la sua pena per favoreggiamento aggravato alla mafia. L’inchiesta sui colloqui in cella e le presunte irregolarità degli ingressi a Rebibbia – spiegano ancora i deputati – nascerebbe da un’altra più ampia indagine relativa alla realizzazione dei termovalorizzatori siciliani e alla paventata turbativa d’asta per l’esecuzione degli impianti per il trattamento dei rifiuti”. Per i deputati la nomina sarebbe da scongiurare anche per altre questioni.
“Risulta peraltro – spiegano i deputati – sempre da articoli di stampa che gli obiettivi ottenuti da Mancuso nella gestione del distretto sanitario di Casteltermini non sarebbero per nulla in linea con i parametri di una gestione che porta a risultati ottimali. L’assessore Razza – concludono i deputati – faccia le nomine sulla base dei reali successi curriculari dei soggetti chiamati a svolgere posizioni apicali e non sulla base della loro appartenenza politica”.
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