Il capogruppo 5stelle: “L’esecutivo ha fatto arrivare l’incartamento a sala d’Ercole con la sessione di Bilancio aperta per impedirgli di pronunciarsi”
“Il governo del nulla prova a battere un colpo. Peccato che lo faccia nel modo peggiore possibile e in maniera sporca, cercando di portare a casa la nomina dei vertici della sanità aggirando il parere della prima commissione, dove l’esecutivo è in minoranza”. Ad affermarlo è il M5S all’Ars, dopo il recente arrivo a palazzo dei Normanni dell’incartamento con cui il governo richiede il parere obbligatorio, ma non vincolante, della Prima Commissione, per procedere alla trasformazione dei commissari della sanità in direttori generali.
“Il gatto e la volpe Razza e Musumeci – afferma il capogrupo Francesco Cappello – cercano di fare i furbi, peccato che di fronte non si trovino nessun Pinocchio. I due, dopo avere provveduto sul filo di lana a sostituire con gli attuali nominandi direttori generali i commissari, ma sempre nella veste di commissari straordinari, tra l’altro prorogati per ben due volte, cercano di archiviare la questione, facendo arrivare le carte al’Ars con la sessione di Bilancio aperta, impedendo, di fatto, alla commissione di esprimersi”.
“Musumeci e Razza – continua Cappello – sperano forse di far passare le nomine attraverso il silenzio assenso, superando l’enorme scoglio della commissione, dove la maggioranza è in minoranza? Il dubbio è più che lecito, considerando l’inopportuna tempistica”.
“Sotto il sole – commenta Cappello – non c’è nulla di nuovo, solo la triste storia di un governo che cerca di applicare trucchetti da leguleio, piuttosto che affermare la responsabilità delle proprie scelte di cui, molto probabilmente, non ne è nemmeno tanto convinto”.
“Razza e Musumeci – conclude il capogruppo 5stelle – si occupino seriamente della sanità dando concrete risposte ai cittadini, come agli ammalati di tumore in cura al Policlicno di Palermo, ai quali è stato comunicato che il 24 e il 31 dicembre non sarebbe stata fatta cura chemioterapica”.