“Dipasquale se la prenda con sé stesso e con il suo personalissimo modo di fare politica che, a mio avviso, consiste quasi esclusivamente nel credere di poter agire sempre a proprio piacimento, scavalcando puntualmente le commissioni di competenza e il necessario approfondimento tecnico della materia”. Così la deputata regionale del M5S, Stefania Campo in risposta alla conferenza stampa del Pd di questa mattina, sui centri storici. “Così, come avvenuto in precedenza – rileva la deputata regionale – è successo, anche per la sua norma sui centri storici. Il consiglio dei ministri ha, difatti, impugnato l’atto in questione, contenuto nella legge di variazione di bilancio, visto che “si pone in contrasto con le norme del Codice dei Beni culturali e del paesaggio, e viola pertanto sia l’articolo 9, secondo comma, della Costituzione, che sancisce la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della nazione, sia il 117, secondo comma, lett. s), della Costituzione, che riserva alla competenza esclusiva dello Stato la materia dei beni culturali”. E’ perfettamente inutile, quindi, che Nello e il Pd ne facciano una questione “politica”, piuttosto dovrebbero prendersela con sé stessi e la propria aspirazione all’approssimazione e alle chiacchiere. Le commissioni parlamentari di merito esistono appositamente per studiare, ed elaborare, norme inattaccabili e legittime, e non si può pensare di scavalcarle sistematicamente portando poi al voto in aula documenti non discussi anticipatamente e non valutati dagli uffici e dai dirigenti competenti. Viceversa la prassi consolidata di Dipasquale è quella del puntare tutto sulla roulette della personale scaltrezza, inutile quando ci si contrappone a chi ha studiato. Personalmente avevo anche preparato un disegno di legge di buon senso, addirittura passato dalla commissione e che, ad oggi, oltre a risultare inserito fra gli aggiuntivi al collegato, avrebbe anche messo tutti d’accordo. Il mio ddl chiarisce, linearmente, come l’appartenenza delle singole unità edilizie è individuata, su proposta dell’ufficio tecnico comunale competente o, in mancanza di quest’ultima, su proposta del soggetto che intende effettuare interventi nell’ambito di un comparto territoriale costituito da più unità edilizie e che la delibera del consiglio comunale debba essere approvata entro e non oltre 180 giorni dal deposito dello studio. In questa prospettiva, aggiungo, che abbiamo presentato anche un ulteriore ddl, denominato “cooperative di rigenerazione urbana” che va, anch’esso, nella direzione di riqualificare i nostri prestigiosi centri storici siciliani. Per fare “politica” serve conoscere la materia di cui si parla, l’animosità, la teatralità sono qualità che si addicono più ad altri compiti: al nostro territorio serve solo severità e serietà”.
Nota stampa non redatta da ufficio stampa M5S Ars
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