Via libera dal Consiglio dei ministri all’articolo 22 della Finanziaria regionale. Cancelleri. “Abbiamo sventato una possibile impugnativa, fornendo le necessarie pezze d’appoggio a chi era chiamato a valutare la norma. È una grande vittoria per l’isola”. Di Caro “Una norma che abbiamo fortemente voluto e difeso in commissione e poi in Aula. Per tantissimi siciliani, nell’uovo di Pasqua, la migliore delle sorprese possibili”.
Disco verde oggi dal Consiglio dei ministri all’articolo 22 della Finanziaria regionale che, in soldoni, libera le mani dei Comuni dai vincoli della legge Madia, permettendo loro di assumere i lavoratori precari già al servizio delle amministrazioni. La norma sfugge pertanto alla temuta impugnativa governativa, che avrebbe scaraventato nuovamente nel baratro dell’incertezza tantissimi lavoratori, che ora, invece, toccano con mano il sogno della tanto agognata stabilizzazione.
“È una grande vittoria per la Sicilia – afferma il deputato regionale Giancarlo Cancelleri – e, soprattutto, scriviamo la parola fine sull’orrenda vicenda del precariato all’interno dei Comuni siciliani. Oggi questi lavoratori potranno guardare con maggiore serenità al proprio futuro, i sindaci al proprio incarico, i cittadini alle potenzialità dei Comuni, che potranno garantire maggiori e più efficienti servizi. La fine del precariato è finalmente una realtà e questo grazie al M5S che ha bene interpretato la norma e ha sventato una possibile impugnativa, dando tutti i necessari riferimenti e tutte le pezze d’appoggio a chi all’interno del Cdm doveva valutare. Fondamentale il ruolo di Di Maio e del premier Conte per garantire questo diritto ai siciliani, che da più di 25 anni vivono nel precariato e ora possono toccare con mano quella stabilizzazione che agognavano e che meritavano”.
“Abbiamo voluto e difeso fortemente – afferma Di Caro – questa norma prima in commissione e poi in aula. Nell’uovo di Pasqua tantissimi siciliani potranno trovare la migliore delle sorprese possibili, quel sogno della stabilizzazione che li aveva resi schiavi di politici senza scrupoli per decenni. Le nuove possibili stabilizzazioni cadono anche con ottima tempistica, in quanto potranno colmare i vuoti di organico di chi lascia per la raggiunta quota 100”.
2 commenti
Per scrivere la parola “fine” bisogna trovare la soluzione anche per i 5000 ASU in servizio presso i comuni dell’isola. Auspico che arrivino buone notizie anche per questi lavoratori.
Non siamo “FANTASMI” noi ASU siamo lavoratori umiliati da una classe politica vergognosa.