“Delibera approvata in Consiglio comunale senza i necessari pareri”. Chiesta una nuova audizione in Commissione Territorio e Ambiente in presenza delle autorità comunali.
L’iter per l’approvazione del “Piano Tram” del Comune di Palermo è irregolare: lo sostengono i consiglieri comunali e i deputati regionali del Movimento 5 Stelle. Questi ultimi hanno chiesto un’audizione in Commissione Territorio e Ambiente all’Ars, in presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Palermo, per fare chiarezza su quanto è accaduto.
“Il 28 novembre 2018 – ricostruisce il Movimento – con la delibera n. 596, il Consiglio comunale di Palermo ha approvato il Programma triennale delle opere pubbliche. Con una modalità non del tutto trasparente, attraverso un emendamento, è stato anche approvato, in linea tecnica ed economica, il progetto preliminare – e adottata la variante al vigente Prg – relativamente a parte del “Piano Tram” e nello specifico alle linee A,B,C, E1 e agli otto parcheggi di interscambio, per un costo totale degli interventi di 426 milioni di euro”.
“L’approvazione – proseguono i consiglieri e i deputati – è avvenuta in assenza del parere di tutti gli uffici tecnici comunali, della Soprintendenza, in mancanza della Vas e della pianificazione preliminare necessaria per la Vas (cioè l’adozione del Pums – Piano urbano della mobilità sostenibile o variante al Pgtu – Piano generale del traffico urbano) e infine in mancanza del parere preventivo obbligatorio del Genio civile”.
“Per quanto riguarda l’assenza di Vas e la pianificazione preliminare (Pums o Pgtu) – evidenziano i 5 Stelle – il dirigente dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente durante un’audizione in Commissione Territorio e Ambiente, il 4 aprile scorso, ha confermato quanto già dichiarato nelle note del 14 gennaio e 28 febbraio, ovvero che tutti gli atti approvati ‘sono annullabili per violazione di legge’. Infine, l’approvazione del progetto preliminare e l’adozione della variante al Prg sono avvenute in assenza del parere preventivo del Genio civile. A tal proposito, la L. 16/2016, art. 15, ex art. 13 della L. 64/74 prevede che ‘nessun progetto, se di variante urbanistica o di rilevanza strutturale e/o infrastrutturale, può essere approvato senza il preventivo parere vincolante del genio civile’”.
“Non siamo contrari al tram e non accettiamo la nomea di ‘nemici della città’ solo perché chiediamo procedure regolari e trasparenti a tutela di tutti i cittadini. Il rispetto delle procedure è la prima garanzia per la qualità dell’intervento e per la tutela del territorio. A questo punto il sindaco Orlando blocchi tutto e fornisca i necessari chiarimenti”, concludono gli esponenti del M5S.