Sicilfert sequestrata, altri impianti guasti o in saturazione, poche e incerte le notizie sugli altri impianti disponibili per l’umido. Novità, invece, sull’impianto di compostaggio che dovrebbe sorgere nella provincia di Trapani: fondi Fsc – Patto per il Sud già allocati, l’organismo di coordinamento delle risorse Fsc della ragioneria generale ha fatto l’istruttoria che è stata trasmessa da parte dell’assessore alla segreteria di Giunta per la sua approvazione.
La situazione della raccolta dei rifiuti si fa sempre più critica, specie per quanto riguarda la frazione umida della raccolta differenziata delle province siciliane, a causa di guasti e momentanee chiusure degli impianti autorizzati alla ricezione dell’organico. Una totale paralisi si sta registrando, poi, proprio in provincia di Trapani, a causa della chiusura della Sicilfert, azienda sottoposta a sequestro dalla magistratura, dove venivano conferiti gran parte dei rifiuti organici provinciali. I rifiuti sono stati dirottati nella piattaforma di Belpasso, con costi incredibilmente alti per i Comuni. Adesso, però, anche da Belpasso fanno sapere che non potranno ricevere organico illimitatamente e, tra l’altro, l’impianto ha appena subito uno stop per via di un guasto tecnico. Questo rende ancora più grave e difficoltosa nel Trapanese la raccolta dell’organico, ferma ormai da quasi dieci giorni. Ma non finisce qui: anche altri impianti stanno subendo guasti o saturazioni: una paralisi totale, conseguenza della paralisi burocratica regionale che si è protratta per troppi anni e che si traduce nella cronica insufficienza di impianti.
“Bisogna fare il possibile a tutti i livelli istituzionali e nessuna strada percorribile deve essere lasciata intentata”, sottolinea la deputata regionale Valentina Palmeri, che ieri ha ottenuto una interlocuzione informale con il nuovo Prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi, insieme al sindaco di Castellammare del Golf,o Nicola Rizzo, su varie tematiche del territorio trapanese e, in particolare, sulla allarmante situazione della mancanza di impiantistica per il trattamento dei rifiuti organici e sulle possibili soluzioni “tampone” che si possono mettere in campo per scongiurare l’emergenza sanitaria.
Da tempo è stata avviata una proposta di costruzione di un impianto pubblico di compostaggio dei rifiuti nel territorio di Calatafimi-Segesta, e appena quindici giorni fa la deputata Palmeri aveva inviato una richiesta di informazioni all’Assessorato regionale Economia per sapere come fossero state destinate contabilmente le somme stanziate per l’impianto di compostaggio di Calatafimi-Segesta, sottolineando il fatto che è diventata di vitale urgenza la realizzazione di un impianto di compostaggio in provincia di Trapani.
Stamattina la deputata si è recata presso il Dipartimento Regionale del Bilancio e del Tesoro dove ha reperito informazioni ufficiali sui fondi suddetti direttamente dal dirigente generale Bologna e dal suo staff. “Il dirigente e il suo staff – riferisce Palmeri – mi hanno comunicato che l’istruttoria per la riallocazione dei fondi nella sua destinazione originaria (l’impianto di compostaggio) è stata finalmente attuata. Si aspetta la delibera della prima giunta di governo, che, mi hanno assicurato, è all’ordine del giorno della prossima seduta. Se non si fa questa settimana, la si farà subito dopo la settimana di Pasqua. Siamo fiduciosi e continueremo a monitorare l’iter e il rispetto dei tempi. Per il resto – conclude la deputata – sto costantemente chiedendo aggiornamenti e gli eventuali sviluppi positivi all’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, sulla situazione generale e sulle riparazioni del guasto che ha interessato la piattaforma di Belpasso”.