“Ci duole ricordare al Sindaco di Messina che l’approvazione di un ‘ordine del giorno’ non costituisce alcuna vittoria in tema di risanamento delle ex province. Ancora una volta Cateno De Luca vende ai cittadini fumo, come già fatto con i 150 milioni promessi nella sua campagna elettorale da sindaco mentre era deputato Ars e ancora gli oltre 200 milioni che aveva promesso di trovare per il risanamento, ridotti in realtà a pochi spiccioli. E’ risaputo che l’approvazione di un ‘ordine del giorno’ Ars non vale niente di più di un suggerimento a futura memoria per il governo regionale che nulla ha fatto e nulla farà per le ex province, quindi non risolve alcunché, non serve ad assegnare somme alle ex province, non serve a chiudere i bilanci”. A dichiararlo sono i deputati Ars del Movimento 5 Stelle Antonio De Luca e Valentina Zafarana a proposito delle assurde dichiarazioni rese dal primo cittadino di Messina in seguito all’approvazione di un ordine del giorno dall’Aula di Palazzo dei Normanni a Palermo.
“L’uomo politico – spiegano i deputati ha il dovere di dire le cose come stanno e Cateno De Luca sta facendo tutt’altro.
Fortunatamente la questione ex province è oggetto di attenta analisi sui tavoli ministeriali del governo nazionale che lui tanto detesta. Comprendiamo perfettamente che quando arriverà la soluzione a questa annosa questione, sarà per lui quasi un fastidio dover ammettere che il governo del Movimento 5 Stelle c’è e funziona, ma pian piano se ne farà una ragione”.
“Il sindaco De Luca, torni quindi a fare ciò che gli riesce meglio, ovvero fare scalpore, organizzare colpi di teatro per attirare l’attenzione su di sé. De Luca torni a digiunare sereno, il suo è un ottimo modo per buttare giù i chili presi durante i tanti aperitivi e cene elettorali. Nel frattempo noi – concludono i deputati Ars – continueremo a lavorare seriamente e concretamente per la risoluzione dei problemi delle province e dei cittadini”.
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