“Un osceno teatrino, con fughe in avanti e penose marce indietro di cui i siciliani avrebbero fatto volentieri a meno. Alla fine l’emendamento della maggioranza, che sanciva lo slittamento delle elezioni degli organi delle ex Province alla primavera del 2020, è stato ritirato dal governo, come auspicato dal M5S. L’esecutivo, non fidandosi della sua maggioranza, ha preferito non rischiare una nuova figuraccia in aula”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Francesco Cappello.
“Il voto dell’emendamento – afferma Cappello – sarebbe stato un oltraggio al regolamento, anche se la cosa non ci avrebbe meravigliato più di tanto, visto che in questa legislatura l’applicazione quantomeno allegra di questo è stata frequente. Resta comunque – conclude Cappello – l’immagine plastica di una maggioranza inesistente e rissosa, pronta a sgambettare in qualsiasi momento il governo e la Sicilia per curare i propri interessi di bottega, magari per conquistare qualche strapuntino in giunta dopo i nuovi equilibri venuti fuori dalle elezioni Europee”.