“Autoscuole: dall’esenzione totale dell’Iva siamo passati direttamente all’introduzione dell’Iva al 22 per cento per le patenti e il recupero retroattivo dell’imposta sugli ultimi cinque anni, decisi con risoluzione dell’Agenzia delle entrate del 2 settembre scorso. Tutto questo rappresenta una batosta per l’intero settore, composto da circa 7.000 autoscuole in tutta Italia e comporta il serio rischio per le autoscuole di chiudere i battenti, mentre i cittadini saranno costretti a sostenere costi molto più alti, con evidenti ripercussioni per le famiglie dei neopatentati”.
Ad evidenziare la questione è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci.
“Oggi all’Ars – informa la deputata – abbiamo avuto in IV commissione un’audizione con i rappresentanti nazionali e regionali dell’Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi consulenza automobilistica), Zimmardi (Unasca nazionale) e Nasca (Unasca regionale). Grazie alla loro partecipazione, abbiamo raccolto dati sulla situazione e proposte per risolvere questo grave problema per il comparto. Siamo in contatto costante con i nostri portavoce nazionali e c’è un canale di discussione già aperto tra Palermo e Roma dove la questione verrà affrontata in ogni aspetto”.