Scatta l’interrogazione all’Ars: “La legge regionale, come avevamo già denunciato, non è chiara. L’immobile che è un pregevole ed importante esempio liberty e nelle disponibilità della CRIAS ha un valore di mercato, mentre la Regione lo pretende gratis e in più vorrebbe scempiarlo con impianti blindati e casseforti per ospitarci la CUC, la Centrale Unica di Committenza”.
“L’ultimo giochetto mal riuscito dell’assessore regionale all’economia Gaetano Armao è il tentativo di acquisizione nel patrimonio regionale del Villino Messina Verderame di Palermo. L’idea che il gruppo M5S all’Ars caldeggia da tempo con atti ufficiali è quello di rendere questo splendido edificio un polo museale del liberty. Armao invece, così come dichiarato in commissione bilancio, vorrebbe farne la sede della CUC, la centrale unica di committenza. Un’idea folle che scempierebbe lo splendido manufatto liberty per ospitare tecnologie e strutture blindate”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri che, a proposito del tentativo di acquisizione da parte della Regione Siciliana del Villino Verdirame, oggi nella disponibilità della CRIAS, ha depositato una interrogazione rivolta al presidente della Regione Siciliana Musumeci e all’assessore regionale all’economia Armao. Sulla necessità del recupero del villino Messina Verderame la deputata M5S Roberta Schillaci aveva depositato un ordine del giorno nella primavera 2018. “La Regione – spiega Sunseri – ha scritto una norma che di fatto non funziona. Intanto non è chiaro se l’amministrazione regionale intenda acquisire l’immobile a titolo gratuito o oneroso. Fermo restando che la struttura è nella disponibilità della CRIAS ed è stimata in circa 800 mila euro di euro di valore immobiliare, l’acquisizione gratuita da parte della Regione oltre ad agire contra legem per via della natura giuridica dell’ente, cagionerebbe un danno economico nel bilancio delle casse della stessa CRIAS. Appare assolutamente evidente in ogni caso che la stessa CRIAS non abbia di certo brillato né per la tutela del bene, né per la sua valorizzazione ma riteniamo l’uso che Armao vorrebbe farne, una vera e propria follia”.
“Il Villino Messina-Verderame, esempio d’art nouveau – prosegue il deputato – non può essere destinato a uffici come quelli della CUC. La scelta più logica è quella di destinarlo a spazio espositivo, rendendolo così fruibile al pubblico. Ammesso che l’immobile possa passare alla Regione Siciliana, la proposta di Armao di fatto condannerebbe questa struttura in una ulteriore fase di oblio prima e di scempio strutturale dopo. Seguirò da vicino il processo di riabilitazione del bene che presenta da tempo evidenti problematiche strutturali visibili già sui prospetti e attiverò la soprintendenza per valutazioni serie rispetto alla salute del bene monumentale progettato da uno degli allievi più prossimi ad Ernesto Basile, l’architetto Salvatore Benfratello. Il villino Messina – Verdirame – conclude Sunseri – va riaperto e rivalutato rendendo polo del liberty in Sicilia”.
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