I parlamentari del Catanese: “Si continuano ad ignorare l’urlo di dolore della città e gli appelli dei lavoratori. Più volte all’Ars abbiamo proposto ripristinare i fondi. Stiamo interessando Roma del caso”.
“Un silenzio assordante, quello del governo Musumeci, sul Teatro Massimo Bellini di Catania, in grave difficoltà finanziaria. Un silenzio col quale si continua a ignorare l’urlo di dolore di una città e le decine di appelli di musicisti, attori ed esponenti del mondo dello spettacolo. Tutto questo è estremamente preoccupante, perché se il teatro sta vivendo l’ennesima crisi, la responsabilità è tutta in capo al governo regionale”.
Lo sostengono i parlamentari catanesi del M5S all’Ars, alla Camera e al Senato, che sottolineano come sia “inaccettabile e sconcertante il modo in cui il governo Musumeci sta trattando la storica istituzione culturale che è un vanto per i catanesi e per l’intera Sicilia”.
“Bisogna fare le dovute distinzioni – precisa la deputata regionale Gianina Ciancio – perché non si dica che il parlamento siciliano è corresponsabile di questa situazione. In aula, infatti, più volte e in maniera trasversale si è data la piena disponibilità all’assessore Messina di votare il ripristino dei fondi per il teatro. Il governo regionale, per tutta risposta, ha fatto stralciare la norma nel collegato che consentiva di intervenire, facendo decadere di fatto tutti gli emendamenti”.
“Ci stiamo muovendo su più fronti – proseguono i deputati – anche sollecitando il governo nazionale, per cercare di mettere una toppa al disastro fatto dall’esecutivo regionale, purtroppo ampiamente previsto. Tutti i portavoce catanesi, a tutti i livelli, si stanno muovendo per risolvere la situazione. Ma il governo regionale deve dire che intenzioni ha, altrimenti ogni sforzo rimarrà vano”.
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