“La politica deve fare gli interessi dei cittadini e non dei privati. Il consiglio comunale di Catania, che aveva la possibilità di prendere una posizione chiara e netta sul progetto di termovalorizzatore della Sicula Trasporti, ieri ha perso una grande occasione. Ci lascia esterrefatti infatti il voto di Palazzo degli Elefanti su un progetto sul quale il parere interlocutorio della commissione tecnica e specialistica regionale evidenzia una serie di criticità e di dubbi, di difficile, se non impossibile, risoluzione”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Gianina Ciancio a proposito della bocciatura della Mozione M5S in Consiglio Comunale di Catania che nei fatti respinge la mozione M5S che impegnava l’amministrazione a bloccare, con ogni mezzo possibile, il progetto di termovalorizzatore della ditta Sicula Trasporti.
“Le istituzioni a tutti i livelli – spiega Ciancio – dovrebbero collaborare per evitare che si realizzino impianti a impatto pubblico, ma con guadagno privato. In Regione, qualche giorno fa, abbiamo presentato anche una mozione che impegna il governo ad evitare con ogni mezzo la realizzazione di un impianto del genere. Parlare di inceneritori oggi, quando la Sicilia è ben lontana dal raggiungimento della percentuale minima del 65% di raccolta differenziata, è anacronistico. A ciò si aggiunga il terremoto giudiziario che ha travolto la ditta proponente nei giorni scorsi e la valutazione, quantomeno politica, sul progetto, è presto fatta”. Sulla questione esprime rammarico la consigliera M5S e prima firmataria della mozione Valeria Diana. “Mi dispiace moltissimo – dice la consigliera Diana – che il consiglio comunale di Catania non abbia approvato la mozione contro il gassificatore.
Trovo triste e ipocrita il comportamento di chi si riempie la bocca di buoni propositi a favore dell’ambiente e della salute dei cittadini ma poi, quando ne ha la possibilità, si comporta e vota in modo opposto. Oltretutto anche banalissime ragioni di prudenza avrebbero consigliato a questa Amministrazione di non autorizzare il progetto fino all’esito dell’indagine della magistratura che la settimana scorsa ha portato all’arresto dei vertici della Sicula Trasporti. Ho chiesto anche che, nel caso in cui l’inchiesta dovesse sfociare in un rinvio a giudizio, il Comune si costituisca parte civile a tutela della salute dei cittadini catanesi” – conclude Valeria Diana.