A depositarla è il deputato regionale Nuccio Di Paola. “Insieme alla collega Valentina D’Orso abbiamo studiato una risposta concreta per le famiglie che hanno difficoltà a pagare gli affitti. Possibile allargare la platea e snellire i requisiti”.
“Aiutare gli inquilini che hanno difficoltà a pagare l’affitto di casa, specialmente in questo periodo dove a causa del Coronavirus tanti sono in gravissima difficoltà economica. Abbiamo presentato una mozione che impegna il governo regionale a semplificare l’accesso alle risorse messe in campo dal governo centrale attraverso un unico bando, più facile e veloce. Una risposta concreta per quelle famiglie che hanno difficoltà a pagare i canoni di locazione”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola che, insieme alla deputata nazionale Valentina D’Orso, ha lavorato ad un documento utile a ridurre i disagi e snellire i requisiti per l’accesso alle misure del governo centrale per aiutare gli inquilini che hanno difficoltà a pagare gli affitti.
“Attualmente – spiegano Di Paola e D’Orso – esistono due tipologie di fondi nazionali, la cui erogazione concreta spetta alle Regioni, mentre le domande che i cittadini compilano vanno presentate ai Comuni. Abbiamo verificato come in passato, per ragioni diverse, questi due contributi non siano stati utili ed efficaci, tanto che somme rilevanti delle pregresse annualità non sono state assegnate. L’idea è quella di unificare le consistenti risorse dei due fondi nazionali prevedendo i medesimi requisiti di accesso da rendere più semplici e soprattutto coerenti con la finalità perseguita di prevenire gli sfratti per morosità”.
“Nello specifico – sottolineano ancora i deputati – la nostra mozione impegna quindi il Governo regionale a uniformare i requisiti e le condizioni di accesso ai contributi previsti dai due Fondi per garantire una maggiore semplicità, celerità ed effettività nell’erogazione dei contributi in favore dei potenziali beneficiari, tramite l’adozione di un unico bando per l’assegnazione dei contributi relativi alle annualità 2019-2020, riconoscendo tra le cause sopravvenute di morosità incolpevole anche la sospensione o chiusura dell’attività per le esigenze di contenimento del contagio da Covid-19, facilmente documentabile, e ancora, ad esempio, prevedendo di rimodulare la soglia del reddito annuo complessivo fino a 26.000 euro e di liquidare il contributo direttamente al proprietario dell’immobile. Si tratta di proposte per garantire un sostegno concreto alle famiglie che speriamo il governo Musumeci accolga velocemente” – concludono Di Paola e D’Orso.