“No al ddl Sammartino, peggio l’eventualità di un testo fatto dalla Lega e da Musumeci. La riforma sia fatta dalla commissione”.
Lo dicono i deputati del M5S all’Ars, componenti della commissione Cultura, Giovanni Di Caro, Roberta Schillaci, Nuccio Di Paola e Ketty Damante, assieme a Valentina Zafarana, prima firmataria di un emendamento approvato oggi, che ha cancellato il controverso e contestato titolo VI, che depotenziava le Soprintendenze.
“Anche senza l’inaccettabile titolo VI – affermano i deputati M5S – Il ddl Sammartino rimane sempre irricevibile, tant’è che siamo l’unica forza politica a non averlo firmato. Men che mai, però, saremo disposti a prendere in considerazione un testo alternativo fatto dall’assessore leghista Samonà e da Musumeci. Su questo siamo tassativi, il ddl deve essere fatto dalla commissione e integrato dalle tante richieste che ci sono arrivate da chi ha a cuore i beni culturali siciliani. La riforma deve essere un’opportunità da cogliere per rilanciare i Beni culturali, vero volano della economia regionale”.