La deputata Ars: “Questione che è lo specchio di una politica e burocrazia siciliane sgangherate”.
“Il Parco Nazionale degli Iblei aspetta che l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Salvatore Cordaro, decida finalmente di assumere il ruolo di notaio e non quello di passacarte come lui stesso ha detto in aula all’Ars. Inconcepibile che l’assessore chieda ai Comuni coinvolti di fare delle osservazioni, ma non indichi una data di scadenza. Questa questione è lo specchio delle sgangherate politica e burocrazia siciliane”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo a proposito del farraginoso iter per l’istituzione del Parco degli Iblei.
“Il 3 aprile 2019 – spiega Campo – Cordaro inviò al ministero dell’Ambiente la richiesta di avvio dell’iter istitutivo del Parco Nazionale degli Iblei, di seguito il ministero dispose l’insediamento del tavolo tecnico istituzionale e un ulteriore, e definitivo, confronto con gli enti locali e le principali associazioni di categoria. Ci sono stati confronti ufficiali e positivi con tutti gli attori coinvolti e ora siamo arrivati al dunque. Se Cordaro invece ha cambiato idea sul Parco lo dica chiaramente. Se vuole avviare un incredibile dietrofront si organizzi bene perché noi invece vogliamo andare avanti, coerentemente. Il Governo nazionale si è già espresso in maniera assolutamente positiva tramite il Ministro Sergio Costa che ha scritto di suo pugno una nota a Musumeci stesso. Ora è arrivato il momento di concludere l’interlocuzione con gli enti locali: è necessario che Cordaro scriva una data di scadenza sulla parte di iter che riguarda la Regione siciliana e la comunichi con coerenza ai 27 Comuni”.
“Se ad oggi – aggiunge Campo – la quasi totalità dei Comuni stessi non ha trasmesso le proprie osservazioni aggiuntive all’assessorato probabilmente è perché l’iter si intende corretto e la proposta di regolamentazione viene considerata valida e legittima. E quindi cosa sta aspettando ancora Cordaro? Che la scadenza dell’iter la fissi qualcun altro? Non era lui che aveva detto che non avrebbe fatto il passacarte? Bene, allora si decida e fissi la data definitiva di chiusura. E poi invii tutto l’incartamento a Roma. È compito dello Stato chiudere l’iter e far nascere il Parco Nazionale degli Iblei ma il governo Conte aspetta ancora i comodi del governo regionale. Non si perda altro tempo” – conclude la deputata Ars.