“I deputati che hanno chiesto il bonus da 600 euro, potendo contare su entrate mensili nettamente fuori dalla portata della stragrande maggioranza delle famiglie siciliane, hanno commesso un atto esecrabile dal punto di vista etico, dal quale prendiamo nettamente le distanze. Fatto ancora più grave, se inquadrato in un contesto economico gravissimo che ha portato parecchie imprese alla chiusura e tantissimi cittadini a ricorrere all’aiuto della Caritas e dei servizi sociali per tirare avanti”.
Lo affermano i deputati del M5S all’Ars.
“Chi ha avuto il coraggio di scagliare il sasso dell’inopportuna e immorale richiesta – dice il capogruppo 5stelle Giorgio Pasqua – ora abbia il pudore di non nascondere la mano, barricandosi dietro quel diritto alla privacy che spesso finisce per essere rifugio per le più orribili nefandezze. Noi a quel diritto rinunciamo sin da ora, autorizzando gli enti erogatori dei bonus a diffondere eventuali nostre richieste. E ci riferiamo non solo al bonus da 6
00 euro, ma anche a quello baby sitter, al congedo parentale, al credito di imposta e a tutte le agevolazioni pensate per chi si trovava veramente in difficoltà. La stessa operazione di rinuncia al diritto alla privacy chiediamo a tutti i deputati del Parlamento siciliano”.