“La Regione fa acqua da tutte le parti, compresa la formazione professionale. L’ultima beffa è la pubblicazione di un nuovo avviso da 6 milioni di euro rivolto agli enti per offrire formazione ai disoccupati ma ancora 6mila tirocinanti dell’avviso 22 non hanno visto un solo euro da mesi. Musumeci continua a illudere i siciliani”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola, Jose Marano e Roberta Schillaci a proposito del nuovo bando pubblicato dalla Regione Siciliana che promette 6 milioni di euro per corsi di formazione rivolti ai disoccupati.
“La pubblicazione di questo nuovo avviso – spiegano i deputati M5S – suona come una vera e propria beffa se si considera che ci sono ancora 6000 tirocinanti siciliani che a causa di un caotico iter burocratico previsto dall’espletamento dell’avviso 22 non hanno ancora visto 1 solo euro dei 500 euro mensili previsti dallo stesso. Si continua inoltre ad utilizzare lo strumento del tirocinio che finora ha mostrato molti limiti visto che nonostante gli incentivi non si è quasi mai tramutato in una reale e stabile opportunità di impiego e ricollocazione”.
“La Regione – sottolineano ancora i deputati – ha fallito l’espletamento dell’avviso 22 visto che oltre il 75% delle domande di rimborso non consentivano di liquidare i pagamenti perché necessitavano di un’integrazione documentale. La macchina burocratica regionale sarà in grado di non ripetere gli stessi errori, le stesse lungaggini burocratiche che di fatto danneggiano gli stessi beneficiari? Che correttivi intende attuare? Perché non prevede la tracciabilità di tutta la documentazione dei vari bandi? Perché il Governo Musumeci continua a proporre tirocini che poi non si concretizzano in possibilità di impiego?”.
Sulla questione i deputati M5S hanno depositato una nuova interrogazione alla Regione ed una mozione all’Ars per impegnare il governo Musumeci a mettere i correttivi necessari per pagare in tempi celeri i tirocinanti dell’avviso 22, a tracciare tutta la documentazione. “Vigileremo affinché questo nuovo avviso – concludono i deputati – non si tramuti in nuovo fallimento che danneggi ancora i siciliani”.