“Carta di Catania? No grazie”. Il movimento 5 stelle all’Ars sbarra la strada al nuovo progetto dell’assessore ai beni culturali Samonà, che giudica pericolosissimo per i beni culturali siciliani e, in attesa di nuove audizioni di esponenti di rilevo nazionale del mondo culturale, chiede la sospensione dell’iter attuativo dei decreti ad esso collegati.
A lanciare l’allarme sono i componenti 5stelle della commissione cultura Giovanni Di Caro, Stefania Campo, Ketty Damante e Roberta Schillaci, assieme a Valentina Zafarana.
“Così come è strutturato – dicono – il progetto è pericolosissimo. Con la cosiddetta carta di Catania e i decreti 74 e 78 ad essa collegati, la Regione abdica al suo ruolo istituzionale di tutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali solo per fare cassa, facendosi sostituire da privati e altri soggetti pubblici e di fatto creando mostro giuridico tra prestito e concessione in uso che non è normato dal codice dei beni culturali”.
“Le criticità della carta – continuano – sono numerose. Per questo chiediamo di fermare tutto prima di fare danni irreversibili. La settimana prossima faremo audizione con altri esponenti di rilievo del mondo culturale e potremo tirare le somme. Intanto abbiamo chiesto anche l’istituzione di una commissione di esperti che affianchi il dipartimento per limitare eventuali danni se questo progetto dovesse proseguire”.