Il No del ministero dell’Ambiente alla riconversione di un pozzo Eni a Gela è l’ennesima prova dell’attenzione di Roma verso le tematiche ambientali che col M5S al governo è ora altissima”.
Lo affermano i deputati de M5S all’Ars Giampiero Trizzino e Ketty Damante.
” In breve –afferma Giampiero Trizzino, che è il responsabile nazionale delle politiche ambientali del M5S – il progetto prevedeva la possibilità che il pozzo Gela 57 diventasse un impianto per iniettare in profondità le acque di produzione, andando di fatto ad aumentarne sensibilmente la quantità e rischiando di causare danni, tra le altre cose, al delicato ecosistema del ‘Biviere’, uno dei più importanti laghi naturali della Sicilia, riconosciuto non solo come sito della Rete Natura 2000, ma come zona umida d’importanza internazionale dalla Convenzione di Ramsar. Il No del ministero dell’Ambiente va accolto pertanto con grande soddisfazione da tutti coloro che hanno a cuore le sorti della natura delle sue meraviglie”.
“Le osservazioni fatte dal direttore della Riserva del ‘Biviere’ di Gela, Emilio Giudice, accolte dal Ministero dell’Ambiente – afferma Ketty Damante – hanno ottenuto un duplice obiettivo: il primo che si è evitato che Gela fosse ancora una volta utilizzata come discarica, il secondo il riconoscimento dell’alto valore ambientale del nostro territorio. Spero che anche coloro che, come me, non si intendono di tematiche ambientali comprendano il grande valore delle lotte fatte dal direttore della Riserva, accolte dal Ministero a guida Movimento 5 Stelle, per la salute di noi tutti e la salvaguardia del nostro territorio, senza di cui non è possibile alcuno sviluppo economico”.
A dare parere negativo è stata la commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA VAS del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che ha decretato giudizio di incompatibilità ambientale per il progetto “Concessione di coltivazione Gela – attività di work over e di posa condotta per la conversione da produttore a iniettore del pozzo ‘Gela 57’ e relativa messa in esercizio”, presentato da Eni.