“Un termoutilizzatore per risolvere l’emergenza rifiuti? Dite a Musumeci che non è giocando con le parole che risolve un problema che gli è chiaramente sfuggito di mano da tempo. Chiami le cose col proprio nome e dica chiaramente che vuole costruire un inceneritore: i siciliani ne hanno abbastanza di essere presi in giro da lui”.
Lo affermano i deputati regionali del M5S, componenti della commissione Ambiente dell’Ars: Giampiero Trizzino, Stefania Campo e Stefano Zito.
L’unica certezza – dicono – è che sui rifiuti, e non solo, Musumeci ha fallito completamente e ora cerca di buttarla in caciara. Ha appena affermato che i rifiuti in Sicilia sono in mano ad un oligopolio di aziende private. E poi, contraddicendo se stesso, annuncia un bando per costruire un inceneritore, da affidare a chi? Ovviamene ad un privato, col risultato che se oggi abbiamo 3, 4 aziende che si spartiscono ‘la torta’, domani ce ne rimarrà solo una”
“Ormai è del tutto evidente – aggiunge Trizzino – che Musumeci non ha idea di come si risolva l’emergenza, perché chi conosce la materia sa che nella gestione dei rifiuti prima si parte dalla riduzione, poi si passa al recupero, poi al riciclo e solo alla fine (per quel poco che resta) allo smaltimento (in discarica, o dentro al forno di un inceneritore). Invertire questo percorso serve esclusivamente a favorire le aziende private, le stesse che Musumeci dice di voler combattere”.
“A completare il quadro delle contraddizioni di Musumeci – concludono i deputati 5 stelle – c’è la sua dichiarazione contro la burocrazia regionale. Qualcuno farebbe bene a ricordargli che è lui che la dirige da quasi quattro anni”.