“Anziché plaudire alla sciagurata riforma sull’autonomia differenziata approvata alla Camera e che rischia di mettere la pietra tombale sulla nostra comatosa sanità pubblica, Schifani cerchi di fare qualcosa di concreto per tutelare il diritto alla salute, sempre più a rischio in Sicilia. Aspettiamo fatti e non vuoti proclami come quello di metà gennaio sull’azzeramento delle liste d’attesa che proprio in questi giorni apprendiamo essere invece addirittura più lunghe delle nostre peggiori aspettative”.
Lo afferma la vicecapogruppo del M5S all’Ars Roberta Schillaci, oggi in piazza a fianco della Cgil alla manifestazione a tutela della sanità pubblica.
“Il diritto alla salute – dice Schillaci – è un bene troppo grande per rischiare di essere calpestato come sta succedendo oggi in Sicilia. È inutile parlare di prevenzione se poi per una visita si è costretti ad aspettare mesi, costringendo i cittadini a rivolgersi al privato a pagamento o, peggio. a rinunciare a curarsi”.
“A Schifani chiedo – conclude Schillaci – di adoperarsi con Roma per l’eliminazione dei test d’ingresso all’università e un maggior numero di borse di specializzazione mediche, un tassello chiave per la formazione di nuovi camici bianchi, la cui carenza comincia ad essere preoccupante. Un maggior numero di medici in servizio, oltre ad assicurare migliori prestazioni ai cittadini, garantirebbe anche turnazioni meno massacranti di quelle cui oggi i medici sono costretti dalla carenze degli organici”.