“Come piovere, anzi diluviare sul bagnato. I conti del Gimbe rivelano il bluff del governo Meloni sui fondi destinati alla sanità e per le regioni, che saranno costrette a tagliare servizi o aumentare le tasse, saranno dolori, specie per la Sicilia dove il settore è già quasi in coma profondo”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca, commentando la nota della Fondazione Gimbe (Gruppo italiano per la medicina basata sulle evidenze) sui finanziamenti destinati alla sanità dalla manovra in costruzione a Roma.
“Secondo quanto affermato dalla Fondazione – dice De Luca – l’incremento reale per il fondo sanitario nel 2025 sarà di 1,3 miliardi e non di 3,5 come annunciato, ciò significa che la coperta sarà più corta di quanto già non sia e che per il servizio sanitario pubblico potrebbe essere notte fonda. Ci auguriamo che in Sicilia non ci siano ulteriori tagli, potrebbero essere fatali. Non riusciamo ad immaginare, infatti, un servizio peggiore di quello attuale, che ancora regge solo per l’impegno stoico del personale in servizio in corsia e nelle aree di emergenza, dove si continuano a tamponare le falle sempre più numerose che si aprono a destra e a manca, nonostante la carenza di personale e le aggressioni frequenti a medici e a infermieri”.