«In un momento in cui è cruciale tutelare la sicurezza ambientale e il benessere delle comunità locali il presidente Schifani sceglie la via, inaccettabile, del silenzio sull’inserimento della Sicilia tra i siti idonei ad ospitare un deposito di scorie radioattive e punta alla realizzazione di due inceneritori di rifiuti nell’isola».
Lo dichiara la deputata trapanese del M5S e componente la commissione ambiente dell’ARS, Cristina Ciminnisi, dopo che il Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica ha aperto ieri il procedimento per la Valutazione Ambientale Strategica e le relative consultazioni sulla carta nazionale dei siti idonei ad ospitare un deposito di rifiuti radioattivi. Un ulteriore passo nell’iter che dovrebbe portare alla scelta definitiva del luogo nel quale realizzare il deposito.
«Desta preoccupazione l’assenza di una chiara posizione da parte del Presidente Schifani sull’inserimento di Trapani e Calatafimi Segesta nella carta nazionale dei siti idonei a realizzare un deposito di rifiuti radioattivi, nonostante la contrarietà dei siciliani formulata nella mozione dell’ARS che ha votato all’unanimità un chiaro NO e l’esclusione di tutto il territorio siciliano dalla carta. Al contrario, Schifani appare più caparbiamente concentrato e solerte sugli inceneritori di rifiuti. Un affare da 800 milioni di euro che finirà in mano ai privati e una scelta di politica ambientale superata, che non servirà a risolvere l’emergenza. Questa mattina abbiamo manifestato davanti Palazzo d’Orleans insieme ad altre 30 associazioni, sindacati e forze politiche per ribadire la nostra contrarietà e chiedere un cambio di rotta nella gestione regionale dei rifiuti».