“Siamo al paradosso, sul versante della crisi idrica la situazione è catastrofica, e gli ultimi due governi, soprattutto quello Musumeci, hanno enormi responsabilità. Guai, però, a dirlo: per i deputati corsi a difendere Schifani, denunciare l’inefficacia delle scelte governative è alimentare tensione sociale. E, comunque, sia chiaro, la corsa all’acqua non può diventare una guerra tra poveri: l’approvvigionamento idrico va garantito a tutti, non ad alcuni Comuni a scapito di altri”.
Lo afferma il referente del M5S per la Sicilia Nuccio Di Paola.
“Abbiamo perso – dice Di Paola – grandissime risorse economiche per rifare reti idriche e invasi, e le azioni messe in campo finora contro la siccità si sono rivelate del tutto insufficienti. Guai però, a sottolinearlo: per i difensori di Schifani si rischia di fomentare la popolazione, come se non bastassero a farlo i rubinetti perennemente a secco nel 2024, quando è una realtà l’intelligenza artificiale e si organizzano escursioni nello spazio, mentre in Sicilia si è costretti a girovagare con i bidoni e secchi in mano, rischiando di diventare la barzelletta d’Italia”.