Trapani, 30 gennaio 2025 – «Il 2025 si prospetta altro anno nero per la crisi idrica in Sicilia. La vicenda della diga Trinità, ancora al centro di un tira e molla col Ministero a colpi di consulenze, non è l’unica che ci preoccupa. Anche sui dissalatori di Trapani, Gela, Porto Empedocle annunciati dal Governo per il 2025, al momento siamo fermi alla propaganda, visto che non sembra ci siano speranze di vederli operativi prima dell’estate. Un dato, però, appare certo: leggendo le carte del Commissario Dell’Acqua, rispetto alla produzione idrica complessiva di 525 ls annunciata con grande enfasi dal Governo, siamo molto lontani».
La deputata regionale trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, per capire quali saranno i tempi di intervento e la portata idrica di ciascuno dei dissalatori di Trapani, Gela e Porto Empedocle, ha depositato una nuova interrogazione, dopo quella dello scorso aprile.
«Dalla documentazione disponibile sul portale del Commissario straordinario – spiega Ciminnisi – emerge che ci sarà una fase di breve periodo con una portata parziale rispetto a quella prevista, e che la portata complessiva sarà disponibile solo sul lungo periodo. Di fatto, però, non sappiamo quando inizierà e quando finirà questo “breve periodo“ e quando il “lungo periodo”, né su quale portata potremo effettivamente contare prima dell’estate 2025».
«Non ci rassicura la “serenità” manifestata nei giorni scorsi dal presidente Schifani in una intervista sui temi della crisi idrica, perché – conclude Ciminnisi – è evidente che i dubbi che avevamo sollevato la scorsa estate, si stanno concretizzando. Dopo averli illusi di risolvere la crisi idrica con i dissalatori entro il 2025, abbiano quanto meno il coraggio di dire ai siciliani di prepararsi a un’altra estate di crisi perché, con tutta probabilità, gli impianti non saranno pronti in tempo».