Il capogruppo del Movimento 5 stelle all’Ars risponde alla conferenza stampa del Commissario dell’Asp di Caltanissetta
Giancarlo Cancelleri: “Con la nostra azione di controllo al P.O. S.Elia ed in tutti gli altri Ospedali della Sicilia si voleva porre l’attenzione sulle drammatiche carenze di organico, medico e paramedico, che investono la maggior parte dei reparti. Il commissario Virgilio può dire tutto ciò che vuole, ma rimane il fatto che non può soffermarsi soltanto sul reparto di Radiologia, dove i macchinari è vero che ci sono ma sono all’atto poco utilizzati, dovrebbe rispondere invece a tutte le osservazioni che abbiamo rilevato durante la visita in ospedale.
Reparti come l’Otorinolaringoiatria si reggono a tutt’oggi grazie alla buona volontà degli ultimi 2 medici in servizio rimasti, i quali, però, non riescono a garantire le urgenze esterne tutti i giorni del mese.
L’Ortopedia , fiore all’occhiello del nostro nosocomio, anch’essa in grande carenza di medici e infermieri , si è ritrovata a far fronte, con il proprio personale, alle carenze di presidi come quello di Gela e Mussomeli, riducendo per forza di cose gli interventi programmati, e causando grave danno per la cittadinanza nissena tutta.
Stesso destino per la Chirurgia generale e l’Anestesia e Rianimazione, anch’essi infatti, nonostante gli organici ridotti all’osso, sono obbligati a rimpolpare le fila oramai scarne degli organici dei P.O. di Mazzarino, Niscemi e Mussomeli.
E che dire del Pronto Soccorso, i cui medici e infermieri sono quotidianamente sottoposti a carichi di lavoro aberranti, vista l’esiguità dell’organico con cui gestire ben 2 reparti (reparto di Emergenza Urgenza , reparto di Osservazione breve), dove a fronte di un organico previsto di 30 unità ci sono solo 17 addetti, fra medici e infermieri. Inoltre basta guardare i documenti relativi ai turni di lavoro per scoprire che sono sottoposti a turni che vanno dalle 7 del mattino fino alle 21. Da oggi, inoltre, scadono i contratti di 9 infermieri di cui solo 2 saranno rimpiazzati. Se non si riuscisse a trovare altro personale disponibile a coprire i turni sarebbe impossibile garantire l’erogazione del servizio in piena sicurezza per l’utente. Tutto ciò a fronte della direttiva dell’assessorato che dà tutte le possibilità ai commissari per coprire la carenza di personale nei punti di pronto soccorso.
A questo quadro sconfortante si aggiunga che i budget di molti reparti – Neurochirurgia , Chirurgia Vascolare e Ortopedia in testa – sono stati ridotti di ben oltre il 10% previsto dalla norma attinente alla Spending review, e in ragione di ciò è stata sensibilmente ridotta la programmazione degli interventi, provocando l’aumento dei pazienti in lista d’attesa che, non potendo usufruire del servizio chirurgico di alta specializzazione precedentemente erogato, sono costretti a rivolgersi a strutture esterne alla provincia, alimentando quel pendolarismo terapeutico che dovrebbe essere obiettivo da scongiurare.
A tutto ciò dovrebbe rispondere il commissario Virgilio, il resto sono solo macchinari costosi che troppo poco vengono utilizzati”.