Il gruppo parlamentare all’Ars critica la manovra e attacca il governo. “Assurdo bocciare il microcredito. Avremmo potuto prestare a tassi agevolati 20.000 euro a tremila imprese”. Tancredi: “Si doveva fare molto di più in sede di conferenza Stato-Regioni”.
“Si doveva fare molto di più in sede di conferenza Stato-Regioni, e invece, per compensare l’enorme taglio di trasferimenti dal governo centrale, si cerca di trasformare i Comuni in voraci succursali di Serit ed Equitalia, che finiranno per rendere ancora più difficile la vita a chi in questo momento è sull’orlo del baratro, schiacciato dalla crisi”.
Nel mirino del Movimento 5 stelle all’Ars ci sono tantissimi pezzi della legge di stabilità, che “rischia di penalizzare ancora le categorie più deboli”.
“Se si pensa – afferma il deputato Sergio Tancredi – che l’aver innalzato dal 33 al 100 per cento la quota di accertamenti tributari che resta ai Comuni possa compensare i trasferimenti insufficienti dallo Stato, credo di poter affermare, senza ombra di dubbio, che probabilmente vivremo un 2014 di fuoco. In sede di conferenza Stato-Regioni si doveva fare di più, molto di più, per evitare che ci si ritrovasse con delle difficoltà enormi, che probabilmente porteranno ad una serie di default a livello di Enti locali”.
“Basta – continua Tancredi – con gli accordi segreti nelle stanze romane tra Crocetta e Letta, che ha portato, ad esempio, alla svendita dell’articolo 38 dello Statuto, decretando la morte dell’autonomia impositiva dell’isola. Il presidente del Consiglio venga in aula ad informare i siciliani di che morte si deve morire, visto che in Finanziaria non c’è nulla per lo sviluppo”.
Molto critico il gruppo anche sulla scelta di bocciare il microcredito, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, il cui fondo è stato azzerato.
“Una scelta incomprensibile – afferma Tancredi – sotto il profilo della logica, molto più comprensibile nell’ottica della lotta politica. E’ notorio, a chi mastica un po’ di finanza, che ogni milione messo in un fondo di rotazione può mobilitarne almeno 20. Pertanto, se la nostra proposta fosse stata accolta, sommando ai 2 milioni della Regione, il milione che noi abbiamo accantonato, avremmo potuto mobilitare 60 milioni per le piccole imprese, cosa che ci avrebbe consentito di prestare a tassi agevolati 20.000 euro a tremila, dico tremila, imprese. E invece si preferisce stanziare fondi per imprecisate start up digitali che probabilmente per qualcuno avranno pure un nome ed un cognome ben determinato”.
2 commenti
signori visto l’operaxione microcredito vanificata in aula. mi rivolgo a portavoce m5s
si accenda un fondo per finanziare affitto locali per riunioni meetup locali ,ritengo investire sul futuro politico del movimento necessario per azione incisiva tra i pentastellati che desiderano lavorare liberi da autoreferenzialismo
causato da chi presta luogo riunione. un modo fare avvicinare i liberi cittadini. a presto attivista m5s gianni.
Che peccato! …ci hanno bocciato il fondo per il microcredito…
ora che si fa?
Come possiamo fare in modo di creare sviluppo con le somme che i deputati M5S restituiscono?