La deputata M5s Angela Foti: “Gli interventi di sviluppo locale saranno finanziati da fondi comunitari Fesr, Fse, Feasr, Feamp”
I comuni del Patto per il fiume Simeto si candidano come aree pilota per il progetto Aree Interne, promosso dal ministero della Coesione territoriale. Il Patto, costituitosi nel 2009, mette in rete ben otto comuni (Paternò, Adrano, Santa Maria di Licodia, Biancavilla, Belpasso, Centuripe, Motta S. Anastasia e, Ragalna) e diverse associazioni di volontariato operanti nella Valle, sotto l’egida dell’Università di Catania e dell’associazione Vivisimeto, con l’obiettivo di rivalutare la zona sotto molteplici aspetti sociali e culturali.
E’ già passato un mese da quando 43 associazioni vallive hanno inviato una lettera ufficiale alla Regione chiedendo a gran voce che la Valle del Simeto sia candidata come progetto pilota, ma ancora nessuna risposta.
“Si tratta di un’importante occasione di sviluppo per tutti i comuni coinvolti ed un’opportunità unica nel quadro delle politiche dell’Unione Europea”. Lo ha detto la deputata M5s all’Ars Angela Foti che interpella il Governo, preposto alla selezione iniziale delle aree. “Le aree-progetto selezionate e gli interventi di sviluppo locale – aggiunge Foti – saranno finanziati, infatti, da tutti i fondi comunitari disponibili, Fesr, Fse, Feasr, Feamp, e offriranno l’opportunità di costruire un piano che dia carattere propulsivo alla ripresa dello sviluppo economico e sociale ai territori beneficiari”.
“Un silenzio che appare assordante a tutti i soggetti coinvolti – conclude la parlamentare Cinquestelle – che vedono nel progetto Aree Interne una opportunità per avviare un processo di progettazione e innovazione utile per sostenere azioni private e pubbliche capaci di dare carattere propulsivo alla ripresa dello sviluppo economico e sociale del territorio”.