Ciaccio e Zito: “Un atto vergognoso che, azzerando il pool palermitano, di fatto mira a mettere un macigno sulla verità circa la trattativa Stato-mafia. Napolitano si dimetta”.
E’ durissimo il commento dei deputati del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars sulla circolare del Csm che di fatto estromette dalle indagini sulla trattativa Stato-mafia Di Matteo, Tartaglia e Del Bene. Chi da subito, chi fra qualche mese, perché non facenti parte della Dda.
Il commento all’assurdo provvedimento è affidato alle parole dei due componenti Cinquestelle della commissione antimafia dell’Ars, Giorgio Ciaccio e Stefano Zito.
“Tutto il Movimento, dalle Alpi alla Sicilia – afferma Ciaccio – sta con Di Matteo e con gli altri magistrati del pool. Con questo atto, di fatto, il Csm sta tentando di mettere un macigno sulla verità sulle stragi, che noi e tutto il Paese attendiamo da 20 anni. Ma non sarà una pietra tombale, perché ormai l’opinione pubblica, la società civile, il nostro gruppo parlamentare non staremo inerti davanti a questa congiura”.
“Alla luce di quanto accaduto – afferma Stefano Zito – cresce la nostra curiosità di conoscere il contenuto delle telefonate tra Mancino e Napolitano, che è presidente del CSM. Ora più che mai vogliamo sapere cosa si sono detti in quelle chiamate”.
“Ora comprendiamo – continua Zito – le lentezze e le riserve messe in campo. Forse la strategia di scaricare Di Matteo era già nell’aria e, secondo lo Stato, quella per il bomb-jammer potrebbe essere stata una spesa inutile”.