Discusso oggi l’atto che mira a modificare un decreto del 2001. Claudia La Rocca, prima firmataria: “La normativa permetterebbe all’isola di essere competitiva con le altre regioni. Attualmente molte camere risultano inadatte ad ospitare le famiglie”.
“Aggiunta posti letto per i bambini fino a 12 anni nelle camere degli alberghi siciliani per potenziare e rendere più competitiva l’offerta turistica delle strutture nell’isola”.
E’ quello cui tende una risoluzione del gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle all’Ars, discussa oggi in quarta commissione, col parere positivo del governo. L’atto mira a bypassare i limiti dimensionali attualmente previsti nelle strutture ricettive isolane, modificando il decreto n. 908 dell’ 11 giugno 2001 (“Requisiti per la classifica in stelle delle aziende turistico-ricettive…”), affinché possa essere consentita l’aggiunzione per le strutture alberghiere esistenti in Sicilia, in via temporanea ed esclusivamente su richiesta del cliente, di un ulteriore posto letto in camera per la sistemazione di bambini di età non superiore a dodici anni.
“Tale previsione normativa – afferma Claudia La Rocca, prima firmataria della risoluzione – consentirebbe alla Sicilia di essere competitiva nei prezzi con tantissime altre regioni che hanno adottato misure in tal senso. La mancanza di tale atto, infatti, rende molte delle camere del patrimonio ricettivo siciliano inadatte ad ospitare famiglie, ed è un oggettivo freno alla piena fruibilità turistica della regione. Paradossalmente potremmo avere una domanda insoddisfatta di soggiorni e camere vuote. L’attuazione di tale modifica normativa permetterebbe inoltre agli operatori turistici siciliani di poter condurre politiche commerciali più incisive, favorendo l’occupazione familiare delle camere e produrrebbe un incremento delle presenze turistiche, e dei relativi benefici diretti e indotti”.
Su pressione dei deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars sull’argomento è stato approvato un ordine del giorno alla Camera (primo firmatario Alessio Villarosa), mentre, sempre a Montecitorio, l’Albergo diffuso (diventato legge all’Ars grazie al Movimento 5 stelle) è stato introdotto con un emendamento (primo firmatario Davide Crippa) all’interno del decreto legge del Consiglio dei ministri del 21 maggio 2014: “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”.