I parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars bocciano senza mezzi termini le modalità di selezione: “Idea buona, ma realizzazione veramente pessima, che privilegia solo i più veloci e i fortunati e rischia di lasciare al palo la gente veramente valida. Tantissimi giovani ci hanno contattati perché fortemente perplessi sul sistema informatico. Chi vuole ricorrere ci contatti, avvieremo un’azione di massa e pagheremo noi le spese”. Sul tema presentata pure un’interrogazione.
“Meritocrazia assente e zero trasparenza”. Nel coro delle critiche che ha accompagnato il via del “Piano giovani” varato dalla Regione, si alza forte anche la voce del gruppo parlamentare dl Movimento 5 Stelle all’Ars, che sulle modalità di accesso alle selezioni ha presentato una interrogazione e che annuncia anche un ricorso collettivo al Tar per le evidenti discriminazioni che il metodo di accesso ha prodotto e produrrà.
“Tantissimi giovani ci hanno contattati – affermano le deputate Cinquestelle Gianina Ciancio e Valentina Zafarana – per segnalarci tutta la loro frustrazione ed impotenza di fronte a malfunzionamenti e blocchi continui del sito. Ore passate invano davanti al pc, in attesa di una tardiva mail o senza avere la possibilità di caricare correttamente il curriculum, con una notevole perdita di tempo che ha finito per penalizzarli. Le finalità del piano sono condivisibili, ma la strada per arrivarci è a dir poco aberrante. Si privilegiano solo i fortunati e i più veloci, mentre si sorvola completamente su quella che dovrebbe essere la pietra miliare di ogni selezione: la meritocrazia”.
“Crocetta e la Scilabra – proseguono le deputate – sappiano che fioccheranno i ricorsi. Anzi, se è il caso, saremo noi a dare una mano ai giovani che si sentono defraudati da questo sistema di selezione, promuovendo un ricorso collettivo al Tar di cui ci addosseremo le spese. Chi vuole ci contatti tramite il seguente indirizzo di posta elettronica
Si azzeri tutto e si ricominci daccapo – dunque – concordando velocemente in Parlamento con l’assessore le modalità di accesso che garantiscano la trasparenza e creino i presupposti per la creazione di posti stabili di lavoro, che, al momento, per la verità, sembrano un miraggio.
“Se dai tirocini vengono esclusi i più meritevoli – affermano Ciancio e Zafarana – non vediamo perché le aziende, alla fine della fiera, debbano essere motivate ad assumere in pianta stabile. Sarebbe stato più giusto, ad esempio, separare il momento dell’iscrizione da quello del contatto con l’azienda, permettendo la più ampia partecipazione possibile e, quindi, anche maggiore scelta per le aziende”.
Sui metodi di selezione, i deputati Cinquestelle di palazzo dei Normanni hanno presentato pure un’interrogazione indirizzata a Crocetta e all’assessore Scilabra, per capire se intendono adoperarsi per permettere a tutti indistintamente di poter accedere al bando.
“La strada intrapresa – afferma Sergio Tancredi, primo firmatario dell’interrogazione – è indubbiamente degna di merito, ma bisogna permettere a tutti i di percorrerla, eliminando quei problemi che ‘odorano’ di traccheggio”.
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