Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni al gruppo di lavoro “Vivibilità ed equità sociale” del Meetup paternese, il gruppo parlamentare del M5S Sicilia ha presentato un’ interrogazione, prima firmataria Gianina Ciancio, indirizzata al Presidente della Regione Siciliana ed all’Assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica, chiedendo un aggiornamento delle banche dati comunali per la determinazione dell’imposta sui rifiuti.
Con la liquidazione delle ATO siciliane, la legge regionale 9/2010 prevede disposto il passaggio anche delle funzioni relative all’accertamento e riscossione dell’imposta ai Comuni, l’interrogazione nasce dal fatto che sono giunte presso alcune utenze di privati e commercianti siciliani, bollettini per il pagamento dell’imposta sui rifiuti benché questa non fosse dovuta perché si tratta di immobili dismessi, di persone defunte o di attività commerciali cessate da tempo. Analizzando che già molte banche dati sono in mano ai comuni, che dovrebbero effettuare dei controlli incrociati al fine di porre definitivamente ordine e prevenire inoltre l’evasione dall’imposta che da tale caos potrebbe derivarne, e che tale attività è svolta dagli stessi con grave lentezza, generando disagi e proteste da parte di quei cittadini che si vedono pervenire i bollettini per il pagamento pur non avendone titolo, con quest’atto parlamentare il M5S vuole sapere se l’assessorato di competenza non ritenga opportuno prendere tutti i provvedimenti necessari per sollecitare le amministrazioni comunali a pervenire in tempo breve ad un aggiornamento definitivo delle banche dati sulle utenze.
2 commenti
Diranno,ancora una volta,che è colpa della “burocrazia”. Ma sono loro la BUROCRAZIA ! La lentezza e l’incompetenza di amministratori men che mediocri.
TASI, TARI E TUTTE LE IMPOSTE E TASSE CHE NON TENGONO CONTO DELLA CAPACITà CONTRIBUTIVA DEI CITTADINI SONO INCOSTITUZIONALI IN RISPETTO DELL’ART. 53 DELLA STESSA COSTITUZIONE. TUTTO IL RESTO NON CONTA!