Al Signor Sindaco di Canicattì
Al Signor Segretario Generale
Il 9 Aprile 2014 da diversi organi di stampa locali e regionali veniva riportata la notizia del fermo da parte di agenti di Polizia di un ex dipendente del Comune di Canicattì che, insieme ad un collega ancora in servizio, si trovava alla guida di un’auto di proprietà del Comune. Sempre dalle stesse fonti veniva riportata la notizia che l’ex dipendente utilizzava attrezzatura e mezzi del comune da molto tempo.
Abbiamo atteso invano che l’amministrazione e il Segretario Comunale facessero conoscere alla città la loro posizione in merito a questo fatto grave; in assenza di qualsiasi azione Canicattì in Movimento ritiene che il silenzio degli organi preposti rappresenti un comportamento inaccettabile da parte di chi è responsabile della cosa pubblica, che non può essere avallato dai cittadini di Canicattì.
Senza voler entrare nella vicenda giudiziaria, sembra inverosimile che l’ex dipendente in questione abbia utilizzato mezzi ed attrezzature, abbia frequentato gli uffici e svolto lavori e mansioni senza che gli ex colleghi, il dirigente preposto e l’assessore non se ne siano accorti e senza che provvedessero ad allontanare l’ex dipendente.
L’omissione di azione dell’amministrazione e degli organi competenti non fa altro che alimentare quel clima di sfiducia e di denigrazione sia verso l’istituzione “Comune” che dei suoi dipendenti onesti, che quotidianamente svolgono il loro lavoro con sacrificio, mentre chi deve dare l’esempio di trasparenza e di corretta gestione si nasconde dietro il silenzio.
Cosa devono fare l’amministrazione ed i suoi organi competenti? Fermo restando l’azione degli inquirenti, nel cui merito non è nostro compito entrare, bisognerebbe avviare subito un’indagine amministrativa che accerti i fatti e le responsabilità.
Se l’amministrazione avesse promosso un’indagine interna avrebbe assolto anche ad un’altra importante funzione, e cioè quella di fugare qualsiasi dubbio che si verifichino in futuro altri casi del genere, e soprattutto avrebbe sgombrato il campo da pettegolezzi e accuse che in questi casi si scatenano, individuando le cause e i responsabili.
Accertare i fatti a livello amministrativo non è facoltativo ma obbligatorio, perché solo da una indagine amministrativa si può ridare fiducia al cittadino che al momento ritiene, a volte non senza ragione, il Comune come “casa loro”.
Al fine di fare chiarezza chiediamo che il Sindaco di Canicattì ed il Segretario Comunale promuovano immediatamente un’indagine amministrativa al fine di tutelare l’ente Comune di Canicattì e accertare responsabilità e omissioni prendendo le opportune misure.
2 commenti
#avantitutta
L’onestà andrà di moda anche a Canicatti !