In tempi non sospetti, era lo scorso Novembre, avevamo provato a fare luce su una vicenda di ordinario sopruso che, sempre più i cittadini sono costretti a subire dalle Amministrazioni da cui vengono amministrati.
Stiamo parlando di Via Adorno, alla Mazzarrona, che una volta c’era ed era collegata con via Foti e che adesso non c’è più.Un giorno, qualcuno, decise che quella strada andava chiusa, costruendoci nel bel mezzo quattro gradinate in cemento armato intorno ad una piattaforma quadrata, denominata “Agorà”. La domanda che sorge spontanea, ad un comune cittadino, è “che senso abbia avuto chiudere una strada già esistente per costruirne una parallela”, che obbligherà l’amministrazione comunale al rifacimento di tutte le opere di urbanizzazione, con una esborso di soldi pubblici non quantificabile, ma di sicuro, assai oneroso per la collettività.
Questa domanda, gli abitanti della zona, se la sono posta piùvolte, e ancor di più, hanno provato ad avere risposte dal Sindaco Garozzo, dagli ex Assessori Giansiracusa e Lo Giudice. Le risposte sono sempre state “illogiche”, almeno per noi comuni cittadini, che non capiamo quali strane manovre stiano avvenendo nell’ombra. Nel frattempo, i cittadini, sempre più esasperati dai continui schiamazzi prodotti dalle frequenti aggregazioni serali e notturne di giovani nell’agorà, dalla difficoltà logistiche di spostamento dei propri mezzi privati e di quelli del soccorso (es. ambulanze), dai continui allagamenti dei garage nei condomini antistanti l’Agorà (durante le piogge dei mesi invernali), si sono organizzati e hanno avviato l’iter per la presentazione del Ricorso Straordinario al Presidente della Regione Sicilia, regolarmente depositato lo scorso Aprile.
Dopo un articolo del Comitato dei cittadini su La Sicilia del 22 Giugno, qualcosa pare si stia muovendo. Purtroppo, nonostante ci sia un Ricorso pendete in attesa di parere e viga il divieto assoluto di apportare qualsiasi modifica allo stato dei luoghi, ci sono i primi mezzi che cominciano a depositare materiale di ogni tipo nel tratto adiacente la strada chiusa, probabilmente, per procedere alla pavimentazione della “Nuova Via Adorno”. Legge vorrebbe, ma soprattutto il buon senso e il rispetto delle Amministrazioni verso i suoi cittadini, che a questo punto si attendesse il parere di rito del C.G.A., per prendere qualsiasi decisione sui lavori.
Lo scorso 2 Luglio, l’Ufficio Legale della Regione Sicilia ha inviato al Comune e alla Giunta la richiesta di trasmissione degli atti relativi al Ricorso presentato dal Comitato Siracusano per i Diritti del Cittadino.
Il 12 Luglio il Consigliere Comunale Milazzo, già autore di una inascoltata interrogazione al Consiglio Comunale datata febbraio 2014 , rilascia una intervista in cui denuncia lo scempio dichiarando che “anche a Palermo avranno il piacere di conoscere questo eccezionale esempio dell’arte contemporanea aretusea (con buona pace del prossimo museo civico dedicato al settore!) rassomigliante ad una specie di fungo rovesciato e fatto di tonnellate di cemento armato riversate in prossimità della costa di Mazzarona per interrompere, dopo 25 anni di esercizio, la via Achille Adorno e stravolgere la circolazione della zona”.
A questo punto, con vero e proprio senso di disprezzo verso i cittadini, alle prime ore di Lunedi 14 Luglio una ruspa della ditta Mangiafico ha iniziato a demolire quel che rimane della martoriata via Achille Adorno. Diversi residenti si sono recati immediatamente sul posto per manifestare il loro dissenso, hanno avvisato il Comando di Polizia Municipale e dopo un acceso diverbio con lo stesso Mangiafico che, rabbiosamente sventolava il giornale riportante l’intervista, sono riusciti a fermare la ruspa in azione. I cittadini coinvolti loro malgrado in questa squallida vicenda dichiarano che non si arrenderanno e, se necessario, porteranno il problema a Roma ed a Bruxelles.
Noi cittadini del MeetUp Grilli Aretusei chiediamo al Sindaco e agli Assessori dell’attuale Giunta di intervenire a difesa e tutela degli abitanti della Mazzarrona, in quanto ci pare quantomeno inopportuno iniziare dei lavori con un ricorso pendente in attesa di giudizio.
Inoltre, nella giornata di Giovedi 24 Luglio, il Portavoce all’ARS del MoVimento 5 Stelle, Stefano Zito, ha depositato una interrogazione parlamentare in cui chiede “al Governo Regionale se non ritenga opportuno sollecitare gli organi amministrativi competenti, invitandoli a fermarsi ed aspettare il giudizio del CGA nel rispetto del provvedimento giuridico e dei cittadini ricorrenti”.