“I cittadini non possono più attendere, occorrono risposte concrete in merito ai servizi pubblici e ad uno sviluppo improntato al turismo.” Ha dichiarato la portavoce del MoVimento 5 stelle alla Camera dei Deputati, Maria Marzana, a seguito della sua partecipazione all’assemblea organizzata dell’associazione “Comunità Civica Cassibile – Fontane Bianche” che ha rappresentato un momento di denuncia da parte dei cittadini nei confronti di una politica locale sorda alle loro istanze. Presente all’evento anche un rappresentante del meetup Grilli Aretusei in sostituzione del portavoce M5S all’ARS Stefano Zito.
Una trentina di intervenuti, tra residenti, albergatori e gestori di locali, hanno espresso il loro disappunto circa l’assenza di illuminazione e di trasporto pubblico, la mancanza degli allacci diretti alla rete fognaria, le abitazioni costruite direttamente sulla spiaggia e, comunque, a pochi metri dal mare, che non permettono la creazione di un lungomare degno di ogni località turistica che si rispetti. I presenti, inoltre, hanno contestato costruzioni di grandi opere pubbliche previste e progettate senza la concertazione dei residenti. Altri problemi, messi in evidenza sono stati: il randagismo, la viabilità, la mancanza di pensiline e illuminazione alla fermata del treno nonostante la recente inaugurazione e la mancanza di segnaletica, sia orizzontale che verticale, oltre all’assenza di info-point per i turisti.
“Grazie a questo momento di incontro – sottolinea Marzana – i cittadini e gli operatori turistici della zona hanno potuto manifestare il loro disappunto rispetto all’assenza di servizi fondamentali, alla realizzazione di opere pubbliche dissennate e alle ripercussioni sulla collettività di cinquant’anni di abusivismo edilizio. Solo una partecipazione costante e consapevole dei cittadini alla vita politica di una città può contrastare l’interesse particolare dei politici, la mancanza di una progettazione e un carente senso civico.”
La risposta del primo cittadino di Siracusa, il sindaco Garozzo, ha suscitato insoddisfazione tra i presenti. Lo stesso ha dichiarato che ha fatto confluire i fondi del comune per le opere e i servizi solo su Ortigia, sulla base delle statistiche stilate dai “Tours Operators” che registrano il 95% delle presenze turistiche del territorio aretuseo nell’Isola di Ortigia.
“Ci permettiamo di ricordare al Sig. Sindaco – incalzano i Grilli Aretusei – che fin quando il territorio di Fontane Bianche continuerà ad essere concepito come l’estivo dormitorio privilegiato di pochi siracusani i quali, negli scorsi decenni e con il benestare delle passate amministrazioni, hanno devastato e privatizzato la costa più bella della Sicilia, i “Tour Operators” continueranno a restituire le medesime statistiche. Occorre ricordare che una gran parte dei cittadini attivi della “Comunità Civica Cassibile – Fontane Bianche” è formata da siracusani che hanno la seconda casa a Fontane Bianche e rivendicano, pertanto, tra i loro diritti, anche quello di “vedere il mare”, come ha rappresentato una signora presente all’incontro.”
“I servizi essenziali e le possibilità di sviluppo di un territorio – conclude la deputata M5S – non possono essere ad appannaggio di statistiche ma dovere di una amministrazione che vuole bene ai suoi cittadini e alla sua città. Occorre ripartire dalle importanti vicende storico-politiche che hanno interessato questa cittadina per pianificare un modello di sviluppo identitario, urbanistico, naturalistico e culturale che valorizzi, e non mortifichi, le sue ricche potenzialità. Seguirò con attenzione le prossime fasi di concertazione e azione in ambito amministrativo”.
1 commento
Ma quali servizi? Per cosa? Forse “noi” cittadini non ci siamo resi conto che non possiamo appioppare sempre le colpe a chi gestisce la cosa pubblica che sia di dx o sx. Nel tempo siamo stati noi cittadini a sfregiare Fontane Bianche con i ns “miseri orticelli” privati in riva al mare. Ora che vogliamo? che passi l’autobus? Se veramente teniamo a Fontane bianche facciamo un passo indietro, demoliamo tutto sino ai fatidici 300 metri dalla spiaggia e ricreiamo qualcosa di civilmente apprezzabile e che non deturpi il paesaggio e la mente umana. Non c’è poi tanta strada da fare per avere esempi. Pozzallo o Marina di Ragusa insegnano!