Ringraziamo l’amministrazione comunale per la celere risposta alla nostra interrogazione, che però non reputiamo completa.
Il Dr. G.Ortisi, ha precisato che si tratta di “consegna diretta da parte del cittadini”, cosi come si evince dal primo punto che riportiamo di seguito.
Punto 1:
“1) consegna diretta da parte del cittadino presso il Centro Comunale di Raccolta in Via Elorina 170 di fronte Q8 dal lunedì al sabato dalle 8 alle 13; martedì e mercoledì anche di pomeriggio, dalle 16 alle 19; la domenica dalle 8.00 alle 13 (escl. Agosto) .”
A fronte del primo punto riportiamo quanto ci è stato segnalato da un cittadino, che richiede di implementare il servizio con il ritiro a domicilio:
“ Mancato ritiro a domicilio”
L’ordinanza da delle possibilità che possono essere usate dal cittadino a sua discrezione.
Continuo a domandarmi perché il servizio raccolta ingombranti non viene fatto a domicilio. Dalle numerose segnalazioni dei residenti e dalle testimonianze delle associazioni territoriali TFM e Plemmirio Blu risulta che l’operatore Igm invita gli utenti che usufruiscono del servizio a portare l’ingombrante presso il cassonetto più vicino.
Se gli ingombranti si devono portare al cassonetto a cosa serve chiamare?
Serve per essere autorizzati e basta? Che si specifichi almeno chiaramente nelle locandine informative.
La risposta dunque non è soddisfacente e glissa su questo aspetto fondamentale.”
Riportiamo di seguito il secondo punto della risposta.
Punto 2:
“2) in alternativa, per i cittadini impossibilitati a recarsi presso il Centro Comunale di Raccolta, è possibile prenotare l’intervento al numero 800 700 999(dalle 8.30-12.30) e concordare con l’operatore giorno, orario e luogo dove lasciarli : il marciapiede sotto casa o il cassonetto più vicino.
Non vi è alcuna contraddizione con quanto riportato negli avvisi cita nella nota in relazione al divieto di abbandono dei rifiuti nei pressi dei cassonetti, qualora ciò avvenga senza averlo preventivamente concordato con l’operatore del numero verde. Infatti gli addetti alla sorveglianza e alla repressione dei comportamenti illeciti comminano la sanzione solo dopo aver accertato che il cittadino non abbia preventivamente comunicato di posizionare il rifiuto accanto al cassonetto mediante un semplice
controllo telefonico.”
A questo secondo punto rispondiamo riportando quanto ci è stato detto da un cittadino con una proposta:
– Problema di immagine per chi conferisce al cassonetto:
Bisogna trovare il modo di tutelare l’immagine di chi viene visto mettere la lavatrice accanto al cassonetto e/o sul marciapiede che potrebbe essere criminalizzato dall’opinione pubblica.
-Proposta per risolvere il problema di immagine di chi conferisce al cassonetto:Ritiro a domicilio.
Bisognerebbe innanzitutto distinguere gli ingombranti che vengono depositati dietro telefonata all’IGM da quelli che vengono smaltiti senza telefonata.
Per il primo caso l’IGM dovrebbe prelevarli a domicilio davanti al numero civico (se il cittadino vuole il prelievo a casa propria paga il servizio “piano”). Per chi intendesse usufruire del servizio a domicilio gratuito dovrebbe dimostrare di essere in regola con il pagamento della tassa.
Per il secondo tipo di smaltimento va detto che chi effettua lo svuotamento del cassonetto dovrebbe inviare una telefonata alla sua sede per segnalare l’abbandono dell’ingombrante agevolando cosi il ritiro.
Si potrebbe prevedere inoltre per la persona che segnala l’abbandono o l’autista che fa la comunicazione, un corrispettivo, anche sotto forma di sconto sulla tassa, certificato da chi preleva.
Altri sistemi possono essere proposti ma tutti devono avere un interesse contrapposto altrimenti lo sciassi siracusano prende il sopravvento. Buon lavoro”
Per concludere:
1) Suggeriamo pure di attaccare delle etichette ai cassonetti o scrivere nelle brochure informative che la sanzione sarà comminata qualora “l’abbandono dei rifiuti nei pressi dei cassonetti, avvenga senza averlo preventivamente concordato con l’operatore del numero verde”.
2) Suggeriamo di fare dei corsi di formazione nelle scuole ai ragazzi, dato che siamo convinti che l’educazione al corretto conferimento debba avvenire nell’ambiente domestico attraverso i nostri figli.
3) Suggeriamo di allegare agli F24 una brochure informativa specificando dettagliatamente le modalità di conferimento e mettendo cosi fine alla criminalizzazione gratuita perpetrata ai danni di chi, adempiendo a quanto prescritto dalla legge, finisce per essere ritenuto un soggetto deviato a causa della scarsa informazione.