“E’ la storia che cambia con me”. Con queste parole, Rosario Crocetta, il 29 Ottobre 2012 si accomodò sullo scranno del Presidente della Regione Sicilia. Nel discorso del suo insediamento non risparmiò nemmeno Grillo celebre è rimasta la frase: “Io sono veramente rivoluzionario, non lui che blatera”.
Facendo un excursus del suo governo possiamo notare che:
Appena dopo un anno, si potevano già contare più di cento nomine ad personam, nominativi selezionati tra i «trombati» alle elezioni politiche o regionali, piazzati in aziende, enti, o uffici della regione. Un’assemblea regionale «immobilizzata» dallo scontro fra i partiti, che ricorda i quattro e anni e mezzo del precedente mandato presieduto dal governatore, Raffaele Lombardo.
Nel frattempo, ha proposto e ottenuto la riduzione delle tasse ai petrolieri che da 50 anni violentano la Sicilia traendone profitti “incontrollabili”. In un colpo, Rosario, ha regalato 15 milioni di euro ai suoi “datori di lavoro” (essendo lui stesso un dipendente ENI in aspettativa).
In relazione alla ZFU (Zone Franca Urbana) di Partinico (PA) si è potuto rilevare l’esclusione dalla delibera di giunta Regionale del 3 Aprile 2013 n 133, nonostante, che il Presidente Crocetta avesse condotto la campagna elettorale di Partinico assicurando la cittadinanza che, la ZFU di Partinico (PA), era stata già finanziata.
Appena eletto, Crocetta, con uno slancio di generosa partecipazione, ha bloccato la costruzione del MUOS, salvo poi ad abrogare la propria revoca facendo ripartire i lavori. Pertanto, grazie alla sua, scellerata, decisione i siciliani saranno condannati a convivere con le, letali, onde elettromagnetiche dell’Antenna.
Inoltre, Crocetta, che si era fatto promotore del cambiamento, soprattutto in ordine alla moralità e garantendo ai siciliani che anche gli stipendi dei parlamentari sarebbero stati decurtati degli stipendi, ad oggi non risulta che abbia mantenuto fede alla promessa elettorale sia per se stesso che per gli altri eletti. Solo i deputati del M5S hanno rispettato i propri impegni elettorali.
Come se non bastasse, ha dato l’autorizzare per la devastazione delle nostre coste, autorizzando la Trivellazione Petrolifera Selvaggia.
Potremmo continuare ad elencare le promesse non mantenute, ed i danni che Il Governatore del “Cambiamento” ha causato alla nostra bella e martoriata terra ma ci fermeremo qui per decenza.
Dopo 2 anni di malgoverno e dopo aver deliberatamente e costantemente violentato la Sicilia, Rosario Crocetta sarà sfiduciato. Il 26 Ottobre, il MoVimento 5 Stelle e i cittadini onesti di questa splendida terra scenderanno in Piazza e lo faranno per manifestare il proprio malcontento e mandare un messaggio forte alle istituzioni Regionali. C’è bisogno di cambiamento, “Ci vuole una nuova guida per questa Regione” – ha scritto Giancarlo Cancelleri.
Per la mozione di sfiducia, all’attuale Presidente della Regione serviranno 46 voti, ma, conoscendo la classe politica presente all’ARS, racimolarli sarà tutt’altro che facile, per questo, il MoVimento 5 Stelle metterà sul tavolo, a corredo della mozione di Sfiducia, migliaia di firme raccolte tra i cittadini.
Domenica prossima, la Sicilia sarà tutta a 5 Stelle. Si invaderanno pacificamente tutte le città per raccogliere le firme per la prima “mozione di sfiducia popolare” della storia della Regione.
Il Movimento 5 Stelle, in questi anni, ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo che gli elettori gli hanno attribuito, confermandosi l’unica vera forza di opposizione all’interno del Parlamento Regionale. Oggi, siamo pronti a diventare l’unica vera forza di governo e questo è il momento di manifestarlo! Partecipare è l’unico modo che resta ai cittadini per sottolineare il dissenso e il malcontento per una gestione politica.
Vi Aspettiamo, dunque, Domenica 26 Ottobre alle ore 15:00 in Piazza Verdi, a Palermo ed in tutte le Piazze siciliane per la raccolta firme.