Il campo sportivo di Augusta, nato come campo che ospitava numerose squadre di calcio, tra le quali, il “MEGARA” (fondato nel 1908 ), come noto a tutti, dal 2005 è ormai chiuso.
Da fiore all’occhiello della nostra comunità, centro di aggregazione e luogo di espressione dello sport cittadino si è ormai ridotto ad un’ area totalmente abbandonata!
Purtroppo il degrado della struttura non è il suo principale problema che, invece, risiede proprio nelle ragioni che ne hanno determinato la chiusura.
Infatti, è stato appurata nel sito la presenza massiccia di materiali come la cenere di pirite, residuo di lavorazione nella produzione di zolfo ed acido solforico, contenente sostanze tossiche, specialmente arsenico, provenienti dalla zona industriale siracusana.
Detta sostanza altamente nociva, tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta, fu utilizzata per il riempimento di parte delle saline e per la realizzazione, appunto, del campo sportivo!
Diverse generazioni hanno solcato quel terreno, ignare di cosa contenesse quel campo!
Al fine di avere un quadro preciso della vicenda, appare utile riportare cronologicamente ciò che è stato concretamente fatto dopo la chiusura della struttura; ciò, per valutare tempistica , competenze ed eventuali responsabilità su questa problematica che grava sul popoloso quartiere delle Borgata di Augusta.
Il 15 aprile 2010, da parte dell’Assessorato Regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilitá, viene presa in consegna, da parte di Sviluppo Italia Aree Produttive S.p.A. (SIAP), l’area del campo sportivo “Fontana”, per le attività di caratterizzazione finalizzate alla MISE.
L’Oggetto dell’intervento è l’attuazione del Piano di indagini ambientali preliminari, finalizzato alla definizione e alla progettazione degli interventi di messa in sicurezza del campo sportivo “Fontana”, sito in località Augusta, provincia di Siracusa, caratterizzato dalla presenza di abbancamenti di ceneri di pirite interrati.
A distanza di due anni, il Ministero dell’Ambiente, con nota 21847/TRI/ DI del 24/7/2012, comunica agli enti preposti, quindi anche al Comune di Augusta, la realizzazione di un intervento di messa in sicurezza permanente a seguito di ipotesi progettuali poste in essere dal geologo CRIMI nominato RUP dal predetto Ministero.
Il 31/10/2013, apprendiamo dalla stampa, che viene emesso un provvedimento di sequestro da parte della Procura di Siracusa su tutta l’ area del campo sportivo, su disposizione del ministero dell’Ambiente, per la presenza all’interno del terreno di gioco di cenere di pirite, arsenico, cadmio ed altre sostanze inquinanti, che erano state tombate nel terreno e sono di provenienza delle fasi di lavorazione degli stabilimenti che operano nella zona industriale.
In un articolo del 25 giugno 2014, apprendiamo che la Procura di Siracusa ha autorizzato lo spostamento della cenere di pirite – che si trova in due zone della Penisola Magnisi, nelle Saline di Priolo e al campo sportivo di Augusta – in discariche autorizzate dove sarà messa in sicurezza e smaltita, fermo restando il vincolo del sequestro.
Sulla base di quanto sopra sinteticamente riportato, ci chiediamo come mai, successivamente alla nota 21847/TRI/ DI del 24/7/2012 da parte del Ministero dell’ Ambiente, ad oggi l’ ex campo sportivo non sia stato ancora messo in sicurezza?
Ai Commissari del Comune di Augusta , invece, chiediamo se intendono intraprendene delle azioni concrete volte a sollecitare la bonifica dell’area, a salvaguardia della Salute dei cittadini.