Nel sito del ministero una notevole mole di notizie sulla manifestazione, celebrata con tanto di conferenza stampa per valorizzare i Beni culturali. Protestano i Cinquestelle all’Ars e alla Camera: “Tutto l’opposto alla Regione che non è stata capace nemmeno di far sapere ai cittadini quali siti poter visitare”.
Un successo in tutta Italia, celebrato con tanto di dati e numeri sul sito del ministero dei Beni culturali e con tanto di conferenza stampa a glorificare l’operazione che da luglio, ogni prima domenica dei mese, apre ai cittadini gratuitamente le porte dei siti culturali d’Italia. Nulla si sa invece della manifestazione in Sicilia, a parte due laconiche righe piazzate su una pagina web del dipartimento dei Beni culturali della Regione, ad attestare che anche l’isola si è accodata all’operazione lanciata da Roma. Poi il nulla, o quasi, a parte qualche numero smozzicato da qualche testata. Niente dati ufficiali sul sito regionale e nemmeno l’attesissimo elenco dei musei e siti archeologici che hanno aperto i battenti nei mesi scorsi e lo rifaranno a febbraio.
“E’ la conferma – dicono Le deputate all’ Ars Valentina Zafarana e Gianina Ciancio – che il governo Crocetta punta sulle trivelle, mutui e sanatorie, piuttosto che a valorizzare quello che la storia ci ha regalato, il 40 per cento del patrimonio culturale del Paese”.
“Ci si sarebbe aspettato – dicono le deputate – che quanto fatto sul sito ministeriale venisse ripetuto anche su quello della Regione. Sarebbe stata una campagna promozionale notevole, e invece nulla. Speriamo, quantomeno, che prima di febbraio faccia la sua comparsa questo attesissimo elenco delle aperture, che dovrebbe far lievitare il numero dei visitatori. Una cosa è certa, noi non ci arrendiamo a veder mortificare il nostro patrimonio culturale che è tra i più ricchi d’Italia”.
L’elenco dei siti visitabili n Sicilia non è ancora presente nemmeno sul sito del ministero, dove fanno bella mostra di sé, invece, quelli di ben altre 17 regioni italiane.
“Dopo le nostre sollecitazioni – dice la deputata alla Camera, Chiara Di Benedetto – sono comparsi due link, che a dire il vero non aiutano molto. Uno conduce al sito della Regione l’altro ai siti culturali siciliani, ma senza l’indicazione della disponibilità all’apertura. Ci è stato detto che è stato un problema di trasmissione dei link, anche se, onestamente, non ci pare che per risolvere una cosa del genere ci voglia così grande tempo. Probabilmente alla Regione sperano che i cittadini si armino di pazienza e di telefono per cercare di capire quali luoghi visitare. Staremo a vedere, noi vigileremo in occasione delle prossime aperture”.
Presto la situazione dovrebbe essere risolta: l’assessore Purpura ha infatti assicurato al M5S che si sta lavorando sul sito. “Il condizionale – dice Valentina Zafarana – è comunque d’obbligo quando si parla di impegni del governo Crocetta, che ha ampiamente dimostrato di essere il re dei proclami a vuoto”.
Sulla vicenda, intanto, è stata scritta una interrogazione che sarà depositata nei prossimi giorni all’Ars e che mira a capire anche quali siano veramente i progetti della Regione per valorizzare i beni culturali siciliani.