Il mutuo miliardario torna in commissione per volontà del Movimento 5 Stelle che ha “costretto” l’aula a votare, quando tutto ormai sembrava deciso per il rinvio del voto a martedì.
“E’ la prova – dice il capogruppo Valentina Zafarana – che quando si mette mano al regolamento anche le opposizioni hanno voce e la democrazia trionfa. Il mutuo ora torna in commissione come volevamo. Le imprese vanno pagate, per carità, ma la politica dei debiti per pagare altri debiti porta solo allo sfacelo. Si avviino prima le riforme strutturali“.
“Questa decisione – dice il deputato Salvatore Siragusa – è sostanzialmente il de profundis di questo governo che non ha una maggioranza, dilaniato tra la politica del rigore propugnata da Baccei e la lapalissiana intenzione di quasi tutti gli altri di mettersi a difesa del fortino di atavici e insopportabili privilegi. Le uscite di Baccei hanno fatto storcere il muso a parecchi e oggi gli hanno presentato il conto“.
“Si mettano in campo – dice Giorgio Ciaccio – le riforme che consentano a questa martoriata terra di uscire dal tunnel in cui l’hanno infilata decenni di scriteriata politica clientelare. Noi abbiamo un pacchetto di proposte che siamo disposti a discutere e che prevedono tagli reali e non si esauriscono in finti proclami. Bisogna usare l’accetta e non il tagliaunghie con si è fatto finora, facendo pagare sempre il prezzo della crisi ai cittadini e alle imprese“.