La nuova norma regionale sull’amianto (la 10/2014), approvata all’ARS con i voti e gli emendamenti del Movimento Cinque Stelle è gia disattesa.
E’ l’allarme lanciato dai parlamentari M5S con una lettera agli assessorati regionali competenti per spronarli a “colmare i ritardi operativi e partecipare al tavolo tecnico per sbloccare piano e fondi”.
La missiva è stata sottoscritta da Claudia Mannino (Camera), dai deputati all’Ars Giampiero Trizzino, Giorgio Ciaccio, Valentina Palmeri, Valentina Zafarana e Stefano Zito e dall’eurodeputato Ignazio Corrao.
La legge licenziata da sala d’Ercole propone di affrontare l’emergenza sanitaria e ambientale derivante dall’amianto a distanza di 22 anni dalla normativa nazionale (l. 257/1992) che stabiliva obblighi completamente disattesi in materia di censimento, mappatura e bonifica.
“Consapevoli della necessità di un controllo politico e parlamentare sull’attuazione di una normativa così importante – scrivono i deputati M5S – già dal settembre 2014, in quanto deputati nazionali, regionali ed europei abbiamo prodotto atti parlamentari e avviato una serie di incontri periodici con il Dipartimento di Protezione Civile e l’Ufficio amianto per monitorare il rispetto dei vari step previsti dalla L.r. 10/2014. Purtroppo siamo già in forte ritardo, basti pensare che il decreto del Presidente della Regione per la nomina dei primi componenti dell’Ufficio amianto è giunto solo il 21 novembre 2014, con oltre sei mesi di ritardo rispetto a quanto previsto dalla legge”.
“In linea con la normativa nazionale e regionale – proseguono i parlamentari nella missiva – riteniamo assolutamente prioritario che l’Ufficio amianto sia messo in adeguate condizioni di lavoro, al fine di procedere prioritariamente all’aggiornamento del piano regionale amianto, all’avvio della mappatura e allo sblocco dei fondi destinati ai Comuni per gli interventi di smaltimento. La salute dei cittadini continua ad essere messa a repentaglio dall’inazione pubblica che purtroppo si protrae ormai da 23 anni”.
“Invitiamo pubblicamente le S.V. – conclude la lettera – a compiere tutti gli atti previsti dalla normativa regionale di riferimento e per i quali si è già accumulato un significativo ritardo che si auspica possa essere colmato con una rinnovata volontà politica. La partecipazione attiva e tempestiva ad un tavolo tecnico è il passaggio necessario per procedere spediti all’aggiornamento del piano regionale amianto. Confidiamo in Vostre tempestive azioni, con la consapevolezza che, ove la situazione di inadempienza dovesse perdurare, utilizzeremo tutti gli strumenti parlamentari, politici e giudiziari a nostra disposizione per richiedere il rispetto degli obblighi di legge e la tutela della salute dei cittadini”.